Credo ‒ diceasi; e, come fiere in lustre,
Sonnecchiando giacean nel chiostro nero
Codici immani, e il tardo augel palustre
Porgea la penna al fulmine del vero.
5 Penso ‒ si disse; e dritta in piè l’industre
Arte die’ di metalli ali a ’l pensiero,
E ad ogni scoter d’ala uscìa d’illustre
Guerra dal torchio il libro messaggero.
Ed esce e vola, e al monte e al pian ragiona
10 Il piccol libro; e in fier sassone metro
E latin l’alta sfida a Roma intona.
Vola; e per l’aere ancor da’ roghi tetro
Al Zuiderzée che lieto i lidi introna
Gitta di Carlo quinto e spada e scetro.