Tirreno, anche il mio petto è un mar profondo
E di tempeste, o grande, a te non cede:
L’anima mia rugge ne’ flutti, e a tondo
Suoi brevi lidi e il picciol cielo fiede.
5 Tra le sucide schiume anche da ’l fondo
Stride la rena: e qua e là si vede
Qualche cetaceo stupido ed immondo
Boccheggiar ritto dietro immonde prede.
La ragion da le sue vedette algenti
10 Contempla e addita e conta ad una ad una
Onde e belve ed arene in van furenti:
Come su questa solitaria duna
L’ire tue negre a gli autunnali venti
Inutil lampa illumina la luna.