DALLE BALLATE DI L. UHLAND
Re Sifrido tien corte ‒ Arpeggiatori,
Il più bel canto qual di voi mi sa? ‒
E un giovinetto esce di schiera fuori
Snello: in man l’arpa, spada al fianco egli ha.
5 ‒ Tre canti, o re, so io. Del primo è spento
Da tempo ogni ricordo entro il tuo cor:
Tu m’hai morto il fratello a tradimento;
Tu m’hai morto il fratello, o traditor.
L’altro canto una notte, e urlava forte
10 Il turbine, una notte ebbi a pensar:
Tu hai da pugnar meco a vita e morte,
A vita e morte hai meco da pugnar. ‒
E appoggia l’arpa al tavolo; e già fuore
Tratte han le spade arpeggiatore e re:
15 Pugnano a lungo con fiero fragore
Fin che cade ne l’alta sala il re.
‒ Or canto il terzo, il canto mio più vago,
Né mai stanco a ridirlo mi farà.
Giace Sifrido re nel rosso lago
20 Del sangue suo, morto nel sangue sta. ‒