DALLE BALLATE DI W. GOETHE
Fedel sino a l’avello
Egli era in Tule un re:
Morì l’amor suo bello,
E un nappo d’òr gli diè.
5 Nulla ebbe caro ei tanto,
E sempre quel vuotò:
Ma gli sgorgava il pianto
Ognor ch’ei vi trincò.
Venuto a l’ultim’ore
10 Contò le sue città:
Diè tutto al successore,
Ma il nappo d’òr non già.
Ne l’aula de gli alteri
Suoi padri a banchettar
15 Sedé tra i cavalieri
Nel suo castello al mar.
Bevé de la gioconda
Vita l’estremo ardor,
E gittò il nappo a l’onda
20 Il vecchio bevitor.
Piombar lo vide, lento
Empiersi e sparir giù;
E giù gli cadde spento
L’occhio e non bevve più.