Su l’ostel di città stendardo nero
‒ Indietro! ‒ dice al sole ed a l’amore:
Romba il cannone, nel silenzio fiero,
Di minuto in minuto ammonitore.
5 Gruppo d’antiche statue severo
Sotto i nunzi incalzantisi con l’ore
Sembra il popolo: in tutti uno il pensiero
‒ Perché viva la patria, oggi si muore. ‒
In conspetto a Danton, pallido, enorme,
10 Furie di donne sfilano, cacciando
Gli scalzi figli sol di rabbia armati.
Marat vede ne l’aria oscure torme
D’uomini con pugnali erti passando,
E piove sangue donde son passati.