Udite, udite, o cittadini. Ieri
Verdun a l’inimico aprì le porte:
Le ignobili sue donne a i re stranieri
Dan fiori e fanno ad Artois la corte,
5 E propinando i vin bianchi e leggeri
Ballano con gli ulani e con le scorte.
Verdun, vile città di confettieri,
Dopo l’onta su te caschi la morte!
Ma Beaurepaire il vivere rifiuta
10 Oltre l’onore, e gitta ultima sfida
L’anima a i fati a l’avvenire e a noi.
La raccolgon dal ciel gli antichi eroi,
E la non nata ancor gente ci grida
‒ O popolo di Francia, aiuta, aiuta. ‒