Lieto su i colli di Borgogna splende
E in val di Marna a le vendemmie il sole:
Il riposato suol piccardo attende
L’aratro che l’inviti a nuova prole.
5 Ma il falcetto su l’uve iroso scende
Come una scure, e par che sangue cóle:
Nel rosso vespro l’arator protende
L’occhio vago a le terre inculte e sole,
Ed il pungolo vibra in su i mugghianti
10 Quasi che l’asta palleggiasse, e afferra
La stiva urlando: Avanti, Francia, avanti!
Stride l’aratro in solchi aspri: la terra
Fuma: l’aria oscurata è di montanti
Fantasimi che cercano la guerra.