DAL ROMANCERO DI H. HEINE
Cupo e solo, nel bosco, a la capanna
Del carbonaio il re sedeva un dì:
A la culla sedea, la ninna nanna
Ei brontolava al pargolo così.
5 ‒ Ninna nanna! Che cosa si rimescola
Ne la paglia? perché bela l’ovil?
Tu porti il segno in fronte, e ridi orribile
In mezzo al sonno, o bambolo gentil.
Il gatto è morto, ninna nanna! In fronte
10 Tu il segno porti: crescerai d’età,
E brandirai la scure, uom fatto: al monte
Treman le querce e ne la selva già.
Sparì del carbonar l’antica fede:
Del carbonaro il figlio, ecco, su vien:
15 Nel buon Dio, ninna nanna, ei più non crede,
E nel re, ninna nanna, ancora men.
Il gatto è morto, e i topi allegramente
Ballan d’intorno: il dì lungi non è
Che diverremo favola a la gente,
20 Dio nel ciel, ninna nanna, e in terra io re.
Ahi mi cade il coraggio, e fuor di spene
Io mi sento malato ogni dì più!
Ninna nanna, lo so, lo veggo bene:
Carbonaietto, il mio boia sei tu.
25 È ninna nanna a te l’oscuro e lento
Salmo di morte a me. Cresci a tagliar
Questi grigi cernecchi: al collo, ahi, sento
Il freddo de le forbici strisciar.
Ninna nanna! qualcosa ne la paglia
30 Si rimescola: il regno hai preso tu!
Or via dal vecchio tronco abbatti e scaglia
Questo mio capo: il gatto è morto: giù.
Ninna nanna! la paglia si rimescola,
Belan le capre ne lo stabbio pien,
35 Il gatto è morto e i topolini ballano.
Dormi, boietto mio, dormi per ben! ‒