DALLE BALLATE DI A. V. PLATEN
È notte, e il nembo urla più sempre e il vento.
Frati spagnoli, apritemi il convento.
Lasciatemi posar sino a i divini
Misteri e al suon de’ bronzi mattutini.
5 Datemi allor quel che potete dare;
Date una bara ed uno scapolare,
Date una cella e la benedizione
A chi di mezzo mondo era padrone.
Questo capo a la chierca apparecchiato
10 Fu di molte corone incoronato.
Questo a le rozze lane ómero inchino
Levossi imperïal ne l’ermellino.
Or morto in vista pria che in cimitero
Ruino anch’io come l’antico impero.