O desïata verde solitudine
lungi al rumor de gli uomini!
qui due con noi divini amici vengono,
vino ed amore, o Lidia.
5 Deh, come ride nel cristallo nitido
Lieo, l’eterno giovine!
come ne gli occhi tuoi, fulgida Lidia,
trionfa amore e sbendasi!
Il sol traguarda basso ne la pergola,
10 e si rifrange roseo
nel mio bicchiere: aureo scintilla e tremola
fra le tue chiome, o Lidia.
Fra le tue nere chiome, o bianca Lidia,
langue una rosa pallida;
15 e una dolce a me in cuor tristezza sùbita
tempra d’amor gl’incendii.
Dimmi: perché sotto il fiammante vespero
misterïosi gemiti
manda il mare là giù? quai canti, o Lidia,
20 tra lor quei pini cantano?
Vedi con che desio quei colli tendono
le braccia al sole occiduo:
cresce l’ombra e li fascia: ei par che chiedano
il bacio ultimo, o Lidia.
25 Io chiedo i baci tuoi, se l’ombra avvolgemi,
Lieo, dator di gioia:
io chiedo gli occhi tuoi, fulgida Lidia,
se Iperïon precipita.
E precipita l’ora. O bocca rosea,
30 schiuditi: o fior de l’anima,
o fior del desiderio, apri i tuoi calici:
o care braccia, apritevi.
16 Agosto 1875.