DA FR. G. KLOPSTOCK
Ben vieni, o bell’astro d’argento,
compagno tacente a la notte.
Tu fuggi? oh rimanti, splendore pensoso!
Vedete? ei rimane: la nuvola va.
5 Più bel d’una notte d’estate
è solo il mattino di maggio:
a lui la rugiada gocciando da i ricci
riluce, e vermiglio pe ‘l colle va su.
O cari, già il musco severo
10 a voi sopra i tumuli crebbe:
deh come felice vedeva io con voi
le notti d’argento, vermigli i bei dì!
29 Luglio 1881.