I consigli della redazione - estate 2023

Che si tratti di suggerire libri, serie tv, mostre, articoli o film, la nostra redazione non è mai a corto di idee. Questa estate, di certo, non fa eccezione. 

Letture suggerite

Fashionopolis di Dana Thomas, è un libro che affronta seriamente e in modo esaustivo le varie tematiche inerenti al fast fashion. Oltre a spiegare il peso di un'impronta ecologica da miliardi che impatta l'intero pianeta, la scrittrice illustra come molte realtà, grandi e piccole, si stiano muovendo per migliorare la situazione ecologica e sociale a livello globale.

 

Obey fidelity. The art of Shepard Fairey. Dato che in estate molte persone scelgono come meta delle proprie vacanze una visita in città d'arte, questo libro potrebbe tornare di ispirazione nella ricerca della prossima meta. Creato in occasione della mostra che si tenne nel 2020 a Palazzo Ducale a Genova, il libro apre uno spiraglio sul mondo di Shepard Fairey, artista statunitense diventato particolarmente famoso per aver realizzato il poster Hope (2008), una rappresentazione spontanea dell'allora futuro presidente degli Stati Uniti, Obama, che venne definita una delle più efficaci rappresentazioni politiche dai tempi dello Zio Sam. Le basi nella street art e l'intenso valore emozionale trasmesso dalle sue opere lo rendono un artista particolarmente approcciabile.

 

Scorrete lacrime, disse il poliziotto è un romanzo di P. K. Dick iniziato nel 1969 e concluso nel 1974, periodo instabile, allucinato e paranoico. Forse il più sofferto dell’autore. Tributo alla canzone malinconica del compositore John Dowland, Scorrete lacrime si fa leitmotive della vita del protagonista Jason Taverner. Jason ha tutto dalla vita: è una star da 30 milioni di spettatori ed è geneticamente più avanzato della media. Peccato che un giorno si svegli in un Hotel pidocchioso e nessuno lo riconosca più. In una realtà dominata dall’ipercontrollo Jason Taverner ha perso l’unica cosa che conta: l’identità. Inizia così un viaggio scandito da incontri surreali alla Fuori Orario di Scorsese, in cui la natura umana si esibisce in tutte le sue sfaccettature. Privo di qualsiasi punto di riferimento, Jason sembra confinato in una dimensione a specchio, dal gusto troppo reale per esserlo veramente e in cui, in qualche modo, deve riconoscersi.

 

Grandmothers of the Light: A Medicine Woman's Sourcebook di Paula Gunn Allen vede l'autrice impegnata a raccontare 21 storie tramandate da Nativi Americani, di stampo spirituale. Questa selezione si focalizza sull'esaltare i tradizionali valori matriarcali che scorrono profondi in alcune realtà.

 

Senza riserve. Geografie del contatto è un libro di Lorena Carbonara. Tramite l'analisi di tre saggi, vengono analizzate le connessioni che legano tre attiviste-femministe Audre Lorde, Paula Gunn Allen e Gloria Anzaldúa in un'ottica femminista trans-nazionalista.

Film e serie tv

Downtown 81 è un film del 1981 di Edo Bertoglio che mostra la controcultura di Downtown (Manhattan) in formato real-life snapshot. Lo spettatore è catapultato in una stravagante avventura urbana, seguendo il vagabondare senza sosta dell’artista Jean-Michel Basquiat. Quest’ultimo, risvegliatosi in ospedale, fa ritorno al suo appartamento giusto in tempo per ricevere lo sfratto. Da qui cercherà di vendere i suoi quadri in giro per Downtown, coinvolgerà con i suoi graffiti di protesta e si farà coinvolgere da concerti No wave, Avant-funk e Punk-jazz. Downtown 81 è un viaggio spettacolare in un vorticoso Lower East Side, pieno di musicisti e artisti stravaganti, dove il tempo si disgrega e si fa tutt’uno con l’ambiente (in senso sonoro e visivo), mostrando una New York sovraccarica di stimoli come una centralina elettrica. E Bertoglio ne cattura in pieno il bagliore.

 

The Wire è una serie prodotta dalla HBO. Il poliziesco analizza il rapporto fra la società americana, in particolare gli strati più poveri, e la vendita di stupefacenti. I vari livelli di smercio e i problemi delle istituzioni preposte al controllo sono mostrati nell'arco narrativo delle cinque stagioni. L'accento e espressioni tipiche di Baltimora, ricche di termini volgari, sono usate per rendere ancora più cruda e realistica la sceneggiatura.

 

Se siete fan di Breaking Bad o vi interessa o subite anche voi il fascino degli antieroi del piccolo schermo, che ne dite di allargare i vostri orizzonti? In Weeds (2005-2012), la madre single Nancy è portata a intraprendere il commercio di stupefacenti per sostenere la famiglia. Questa antieroina vi farà sorprendere svelando i vizi degli abitanti del proprio quartiere.

 

Nel nuovo film Barbie, la regia di Greta Gerwig è capace di reinterpretare la figura della storica bambola con uno sguardo puramente femminile, mostrando a grandi linee quali sofferenze e lotte comporti l’identificarsi come donna oggi. La pellicola non è ovviamente perfetta, ma nella sua stratificazione è capace di comunicare messaggi molto importanti che riguardano l’oppressione patriarcale, il pinkwashing e la fragilità maschile a un ampio pubblico, mostrandosi didascalica - quando necessario - e anche molto divertente. A prescindere dal marketing che ci gira ancora intorno, Barbie è stata un’operazione intelligente, offrendo una chiave di lettura sulla femminilità che possa essere condivisa e discussa da molte persone.

E se non bastassero...

Se state programmando un viaggio a Padova, concentratevi sul periodo tra il 13 settembre e il 24 gennaio, in occasione dell'interessante mostra American Beauty. Le opere di 120 artisti, di nazionalità statunitense e non, fanno da guida tra luci e ombre di questa nazione partendo dal forte senso di patriottismo fino a toccare le scottanti scelte di politica interna e estera. Tra i nomi più conosciuti figurano Andy Warhol, Keith Haring, Steve McCurry e Banksy.