Con sede a Bologna, Cantieri Meticci è un collettivo di artisti, educatori e attivisti che utilizza il teatro e l’arte partecipativa per favorire la coesione sociale e il dialogo interculturale. Fondato nel 2014 dal regista e drammaturgo Pietro Floridia, il collettivo riunisce persone provenienti da oltre venti Paesi, tra cui rifugiati, migranti, giovani artisti, attivisti e ricercatori, accomunati dalla vocazione politica dell’agire artistico.
Cantieri Meticci opera in spazi pubblici e periferici, coinvolgendo comunità eterogenee attraverso laboratori teatrali, spettacoli e installazioni. I loro progetti danno vita a spazi culturali condivisi, rafforzando i legami tra migranti e comunità locali e promuovendo la comunicazione interculturale. Ogni progetto si trasforma in fucina di meticciato sociale e di accesso alla cultura anche alle fasce di popolazione più fragili.
Dal 2014, il programma "Quartieri Teatrali" ha trasformato biblioteche, scuole, centri di accoglienza, centri sociali e culturali, moschee e circoli Arci in veri e propri laboratori creativi, in cui i partecipanti sperimentano il teatro e la narrazione. Questi percorsi culminano in spettacoli pubblici, messi in scena sia in luoghi simbolici della città che in aree periferiche, favorendo il dialogo e facilitando la creazione di nuovi legami sociali.
Oltre al teatro, dal 2015 il collettivo di Cantieri Meticci è attivo nelle scuole di Bologna, dove utilizza la narrazione e la performance per promuovere l’empatia, la consapevolezza culturale e la cittadinanza attiva tra i giovani. Dal 2022, ha sviluppato lo strumento di narrazione multilingue "Uccellina", un esempio concreto di come gli strumenti creativi possano supportare l’apprendimento linguistico e l’educazione interculturale.
A livello internazionale, Cantieri Meticci ha portato i suoi spettacoli in importanti festival in Italia, Francia, Polonia, Belgio, Germania, Irlanda, Brasile e Iran, ed è attivamente coinvolto in progetti europei sul dialogo interculturale e l’inclusione sociale, tra cui Europe for Citizens (2014), Actors of Urban Change (2015), Creative Europe (2016) e Atlas of Transitions (2017-2019).
La loro sede, Spazio MET, è un ex magazzino rigenerato con un’attenzione alla sostenibilità. Oggi è un punto di riferimento per festival, spettacoli, eventi interculturali e sperimentazione creativa.