L'Azienda

L'AUB in tutti i corpi aziendali svolge una fondamentale funzione di sostegno a numerosi progetti di ricerca e all'attività didattica dei Dipartimenti di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari e di Scienze Mediche Veterinarie. Attualmente sono presenti coltivazioni erbacee, colture arboree, colture sperimentali per biomasse, allevamento di vacche da latte presso la Stalla Didattica afferente al Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, allevamento di capi equini da monta presso l'Istituto Nazionale di Fecondazione Artificiale (INFA). Convegni, giornate dimostrative e incontri tematici sono frequentemente ospitati all'interno dell'Azienda Agraria con visite guidate e illustrazione dei numerosi progetti di ricerca, alcuni dei quali sono ripetuti da oltre 40 anni, esperienza tra le più antiche in Europa. L'Azienda è presente anche nel mondo cooperativo locale presso cui conferisce la maggior parte delle proprie produzioni destinate alla vendita.

L'AUB nasce nel novembre 1974. In precedenza i terreni esistenti erano gestiti attraverso il bilancio degli Istituti cui erano stati affidati, ad eccezione delle aziende di Ozzano e di Carpi che sin dal 1967/68 venivano amministrate come entità autonome, sia pur nell'ambito della responsabilità del Direttore dell'Istituto di Agronomia. L'AUB nel 1974 è articolata in sei sezioni, il primo bilancio riguarda l'annata agraria 1974/75: i tratti salienti del conto economico testimoniano, in definitiva, come la funzione prevalente dell'AUB, a quei tempi, fosse la gestione dei terreni dell'Università al fine di conservare il bene senza subire danni economici. In alcuni casi, già compaiono consistenti rimborsi alla sperimentazione mediante il trasferimento di fondi dalle strutture (Istituti), segno evidente della valorizzazione di quelle realtà nell'ambito della ricerca. Nel 1979 gli operai agricoli a tempo indeterminato (salariati fissi) vengono inquadrati come personale tecnico universitario (V livello) nell'organico degli Istituti cui sono collegati i terreni. Tale personale, tuttavia, continua a svolgere attività di operaio agricolo. In tal modo si attiva una fase di formazione del personale che a tutt'oggi rappresenta un sostegno fondamentale per lo sviluppo della ricerca e della didattica. Dal 1980 l'AUB riceve un contributo dal Ministero P.I. pari al costo dei dipendenti a tempo determinato (operai avventizi). A seguito dei due suddetti eventi nelle casse dell'Azienda agraria, entrano cospicue risorse. Dalla sintesi del bilancio consuntivo dell'annata agraria 1981/82 (per tutte le sezioni), l'entità dei contributi circa rimborsi alla sperimentazione e trasferimenti dal MPI sono poco meno del 50% dei ricavi complessivi pur tuttavia rilevando un utile di gestione di poco più del 10% degli stessi ricavi. Queste discrepanze tra l'entità dei contributi ed il risultato economico della gestione, è il frutto del mutamento della filosofia gestionale dell'AUB, passata dalla concezione "conservativa" del patrimonio universitario a quella "promotrice" delle attività di ricerca svolte dagli Istituti. Delle funzioni didattiche di Facoltà, nonché di interventi straordinari di manutenzione dei fabbricati e di miglioramento fondiario. Negli anni successivi, sino al 1994 (anno di avvio della cosiddetta "Autonomia" dell'Ateneo), il M.P.I. ha trasferito contributi all'AUB sulla base delle richieste avanzate in sede di predisposizione dei preventivi di bilancio. In parallelo con questa crescente disponibilità di risorse si è percorsa con sempre maggiore determinazione la strada del sostegno alla ricerca ed alla didattica e dell'intervento sulle strutture (miglioramenti fondiari). Questa realtà da un lato ha contribuito in modo formidabile allo sviluppo della ricerca svolta dagli Istituti, dall'altro ha fortemente impegnato gli Istituti stessi con personale docente, ricercatore, tecnico ed amministrativo nell'attività gestionale ed organizzativa dell' AUB. A partire dal 1994, con il trasferimento del contributo ministeriale al conto centrale dell'Università, la disponibilità di fondi nell'AUB è costantemente diminuita ed oggi si paventano tagli sempre più drastici. Questa tendenza non deve essere auspicio per un ritorno all'antica filosofia conservativa, abdicando a quella funzione trainante (ricerca e didattica) svolta nei vent'anni passati. Sarebbe un notevole impoverimento per la Facoltà e per i Dipartimenti, che vedrebbero diminuire fortemente il proprio interesse nel coinvolgimento gestionale del patrimonio fondiario dell'Università.

Oggi, l'attività sperimentale riguarda molte delle tematiche affrontate dai Dipartimenti di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL) e di Scienze Mediche Veterinarie (DIMEVET) ed in particolare quelle che più strettamente si integrano con il tessuto aziendale. Citiamo i temi della difesa del territorio, sia sotto il profilo della prevenzione di fenomeni erosivi e franosi, sia per quanto attiene la tutela dall'inquinamento; quelli della conservazione della fertilità del terreno attraverso lo studio degli avvicendamenti colturali, della concimazione e di numerose altre variabili tecniche (lavorazioni, irrigazioni, cultivar, ecc.); quelli delle modalità di conduzione più appropriate per le varie colture erbacee ed arboree con particolare riguardo alla qualità dei prodotti ed all'impatto ambientale ed economia delle produzioni. Nel Centro di Ozzano esiste anche una Stalla Didattica per bovini da latte con sperimentazioni per individuare diverse risposte produttive con alimentazioni differenziate. La maggior parte del foraggio necessario viene reperito in azienda.

Oggigiorno l'Azienda Agraria fornisce servizi di manutenzione del verde per alcune aree dell'Ateneo e di gestione di una mensa ubicata presso il Centro Didattico Sperimentale di Cadriano. Rappresenta altresì un "occhio" sulla realtà dell'agricoltura del nostro Paese, attraverso il quale è possibile acquisire coscienza delle domande poste all'ambiente accademico dal mondo degli operatori e dei consumatori, favorendo in tal modo la promozione di indagini sperimentali e ricerche "mirate". Questa realtà così articolata e sviluppata rappresenta un'importante palestra per gli studenti, da utilizzare per visite guidate ed esercitazioni e da utilizzare vantaggiosamente per la realizzazione del tirocinio pratico-applicativo e soprattutto delle tesi di laurea. In definitiva l'Azienda Agraria rappresenta un buon punto di sintesi delle istanze del mondo operativo, delle risultanze dell'attività di ricerca e delle esigenze formative degli studi superiori. Per quanto attiene la ricerca, presso l'Azienda Agraria si sviluppano programmi che coinvolgono sia le discipline di base che applicative.