Asia Institute si propone di incentivare la ricerca sul continente asiatico tra gli studenti dei corsi di Laurea Magistrale e Magistrale a Ciclo Unico dell'Università di Bologna premiando il miglior lavoro di tesi che contribuisca ad un approfondimento nel campo della ricerca sull'Asia.
Con lo scopo di incentivare la ricerca e lo studio del continente asiatico sotto il profilo storico, socio-politico e culturale, Asia Institute propone un concorso per premiare tesi di laurea magistrale di particolare interesse accademico focalizzate sul continente asiatico anche per quanto riguarda l’innovazione, i media, l’informazione e la cultura.
L'Asia Institute è lieto di proporre la seconda edizione del premio "Asia Institute" per tesi di laurea. Si accetteranno tesi di laurea magistrale che abbiano come oggetto d’indagine il continente asiatico, le sue caratteristiche all’interno del mondo di oggi e le molteplici prospettive di innovazione e cambiamento che offre a livello globale in campo sociale, economico, politico, tecnologico, culturale e mediatico. Possono concorrere al premio tutti gli studenti che abbiano conseguito la Laurea Magistrale presso un Corso di Studi dell’Università di Bologna nel periodo compreso tra il 1 giugno 2023 e il 31 marzo 2024. Si accettano tesi di laurea sia in lingua italiana che in lingua inglese.
Il titolo dell'edizione del 2022/2023 è stato No more “continent of the future”: Asia and the drivers of today’s change: si sono accettate dunque tesi di laurea magistrale che abbiano avuto come oggetto d’indagine il continente asiatico, le sue caratteristiche all’interno del mondo di oggi e le molteplici prospettive di innovazione e cambiamento che offre a livello globale in campo sociale, economico, politico, tecnologico, culturale e mediatico. Il premio 2023 è stato vindo da Laura Salvemini, laureata magistrale in International Relations presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, con una tesi dal titolo “A defense-offense balance approach to conflict risk: The U.S. and China in the South China Sea disputes”.
