Una fase di pulitura del retro di una parete crollata e decorata con un sistema pittorico strutturale (Casa degli intonaci)

Conservazione

La raccolta di tutte le attività di restauro, conservazione, manutenzione delle criticità, messa in sicurezza e pronto intervento conservativo dal 2000 a oggi.

La Missione di Phoinike e la conservazione

In perfetta continuità con le attività di Ugolini, anche la nuova Missione italo-albanese a Phoinike ha prestato la massima attenzione alla conservazione delle strutture scavate e ai materiali rinvenuti, a dimostrazione di una vocazione, tutta italiana, al restauro e alla manutenzione delle testimonianze del passato.

Già Ugolini aveva inserito anche un restauratore (Augusto Falessi) all’interno del suo gruppo di lavoro albanese, composto anche da un fotografo (Alfredo Nuccitelli), da un architetto (Carlo Ceschi), da un topografo (Dario Roversi Monaco) e da un disegnatore (Igino Epicoco), tutti collaboratori di altissimo livello. Alla ripresa delle ricerche, nell’estate del 2000, la nuova Missione a Phoinike ha prestato la medesima attenzione ai temi della conservazione, inserendo sempre tra i collaboratori un esperto di conservazione dei monumenti all’aperto e di primi interventi sui materiali di scavo (ceramica, vetro, metallo, intonaco).

In questo modo è stato possibile intervenire dapprima sul cd. thesauròs, con la pulitura delle superfici, la stuccatura delle crepe e la protezione delle creste murarie. La Missione si è poi occupata della conservazione e della manutenzione della Casa dei due peristili e del teatro, che hanno richiesto diversi anni consecutivi di lavori.

Dal 2005 il sito è diventato Parco Archeologico e sono stati avviati i lavori di sistemazione dei percorsi di visita e la cartellonistica, in diverse lingue.

I lavori di restauro hanno poi visto un forte impulso negli anni tra il 2008 e il 2010, quando, grazie ad un finanziamento della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione Cariplo di Milano, è stato possibile avviare la prima Scuola di Restauro pensata per l’archeologia (C.R.A. Centro per il Restauro Archeologico), che ha permesso la formazione di numerosi esperti (che tuttora lavorano nelle istituzioni albanesi) e il restauro di diversi contesti della collina di Phoinike, nonché dei materiali più preziosi provenienti dallo scavo della necropoli meridionale.

I lavori sono sempre continuati con la medesima prospettiva, quella della massima attenzione alla conservazione e alla manutenzione dell’area archeologica (soprattutto attraverso il diserbo e piccoli interventi di sistemazione), anche durante il 2020, anno caratterizzato dalla pandemia mondiale.

Negli ultimi anni le attività della Missione hanno riguardato soprattutto il monitoraggio e la diagnostica per mettere a punto il miglior intervento possibile sulle strutture antiche: particolare attenzione è destinata, infatti, alla protezione delle creste murarie che hanno dimostrato in questi anni di essere particolarmente esposte al deterioramento da parte degli agenti atmosferici. In questi casi la Missione ha messo a punto un sistema di protezione, rapido, poco costoso e soprattutto reversibile con la massima facilità, che permetterà un intervento di conservazione su vasta scala previsto per gli anni 2023 e 2024.

Fotogallery Conservazione e Restauro

Momenti di riposo dalla Missione Italiana: in primo piano Dario Roversi Monaco, dietro Alfredo Nuccitelli
Momenti di riposo dalla Missione Italiana: in primo piano Dario Roversi Monaco (Ingegnere e Topografo), dietro Alfredo Nuccitelli (Fotografo ufficiale)