Costituzionalismo ecologico e approccio ecosistemico al diritto

Nuova pubblicazione LUMEN di A. D'Andrea dell'unità UNIBO su Revista General de Derecho Público Comparado che include una sezione monografica e un contributo a cura di Roberto Louvin dell'unità UNITS.

Pubblicato il 27 gennaio 2025 | Pubblicazioni

Costituzionalismo ecologico e approccio ecosistemico al diritto: nuove prospettive fuzzy per la metodologia del diritto pubblico comparato in chiave plurale e intersezionale

"Costituzionalismo ecologico e approccio ecosistemico al diritto: nuove prospettive fuzzy per la metodologia del diritto pubblico comparato in chiave plurale e intersezionale" è una nuova pubblicazione LUMEN di Amilcare D'Andrea, membro dell'unità di ricerca dell'Università di Bologna

La pubblicazione è inserita nel nuovo numero della Revista general de derecho público comparado 36 (2024), pp. 266-316, che include, tra gli altri articoli di interesse, anche un contributo di Roberto Louvin, membro dell'unità di ricerca dell'Università di Trieste che ha curato la sezione monografica di questo numero, dal titolo "Montagna, ambiente e clima in un mondo speciale". 

La pubblicazione LUMEN a cura di D'Andrea analizza l’evoluzione metodologica del diritto pubblico comparato attraverso l’integrazione del costituzionalismo ecologico e dell’approccio ecosistemico al diritto. Ripensando i rapporti tra unità e molteplicità negli ordinamenti giuridici, promuove un dialogo paritario tra culture giuridiche, superando il pensiero identitario in una prospettiva plurale e intersezionale. Il diritto si ridefinisce, così, come fenomeno culturale e strumento per costruire un nuovo paradigma ecologico e controegemonico, capace di affrontare le sfide della globalizzazione e l'attuale crisi socio-ambientale.

Abstract: La seguente analisi metodologica riprende le teorie contemporanee del diritto pubblico comparato per costruire un dialogo proficuo tra ordinamenti giuridici in cui ambiente e natura possono essere inclusi nella loro necessaria dimensione in termini sociali, giuridici ed economici. Particolare attenzione sarà dedicata ai rapporti tra diverse esperienze giuridiche, attraverso riferimenti e proposte evolutive relative alle teorie menskiane e alla logica fuzzy nel pluralismo giuridico. La tutela dell’ambiente e della natura, e il neoliberalismo, nella formazione del diritto, richiedono, oggi, la costruzione di un nuovo paradigma: un diritto ecologico centrato sul costituzionalismo, sulla forza normativa dei principi e sul potere del confronto democratico in una prospettiva controegemonica, che consenta di superare l’eurocentrismo, promuovendo un dialogo paritario tra i popoli e le culture, tra le diverse tradizioni giuridiche, al fine di affrontare insieme gli effetti negativi della globalizzazione e il problema della catastrofe ecologica. Il focus centrale della speculazione fuzzy nel diritto della postmodernità stabilisce un’idea di ordinamento giuridico ripensando il rapporto unità/molteplicità, in contrapposizione al pensiero tipico dell’era moderna, improntato verso una logica di tipo identitario. Fondamentale importanza viene attribuita alla logica fuzzy identitario-collettiva, interconnessa al riconoscimento dei privilegi economici, giuridici e sociali su cui si strutturano i movimenti sociali e giurisdizionali delle lotte intersezionali, finalizzati a limitare progressivamente i rapporti di dominio e di sfruttamento nell’ambito del necessario riconoscimento delle identità nella collettività. In questa prospettiva, il pensiero sistemico ridisegna anche prototipi e modelli di sistemi giuridici, considerando non solo le speculazioni gnoseologiche sulle norme negli ordinamenti giuridici, ma il diritto come fenomeno culturale. Di conseguenza, la portata potenziale dello stesso costituzionalismo è senza dubbio sorprendente quando riesce a staccarsi dalle concezioni neoliberiste: coinvolge la maggior parte delle questioni che riguardano la condizione umana e, allo stesso tempo, preannuncia nuovi paradigmi economici e giuridici sistematicamente sostenibili. La crisi socio-ambientale è una caratteristica del nostro tempo, una minaccia alla qualità e alla dignità della vita, umana e non umana, e richiede un approccio ecosistemico al diritto in una prospettiva costituzionalista e collettivista.