Professoressa Ordinaria, L-ART/03, Università di Bologna
Federica Muzzarelli è Professoressa Ordinaria presso l’Università di Bologna dove insegna Storia e idee della fotografia e Fotografia e Cultura Visuale. Tra i suoi principali interessi di ricerca si distingue da sempre quello dello studio e della valorizzazione del rapporto tra donne e fotografia secondo una prospettiva di genere, culminante nel 2020 con il coordinamento il Centro di Ricerca FAF/Fotografia Arte e Femminismi.
A questo tema di ricerca ha dedicato numerosi interventi a convegni nazionali e internazionali, oltre che lezioni e conferenze speciali in istituzioni accademiche. Tra le principali pubblicazioni su questo tema:
F. Muzzarelli, Le Pioniere in AA.VV., Lo sguardo italiano. Fotografie italiane di moda dal 1951 a oggi. Charta, Milano 2005/ Fondazione Pitti Immagine Discovery, Firenze.
F. Muzzarelli, La fotografia di Clementina Hawarden, “Around Photography”, vol. 11, pp. 70 – 71, 2007.
F. Muzzarelli, La Contessa di Castiglione. Le protoperfomance di Virginia Oldoini, Contessa di Castiglione, “Around Photography”, vol. 12 International, pp. 74 – 77, 2007.
F. Muzzarelli, Claude Cahun. A Sensual Politics of Photography, “Around Photography”, vol. 13 International, 2008, p. 80.
F. Muzzarelli, testo per la mostra Giornidispari di Simona Ghizzoni (terzo premio World Press Photo per il ritratto) al Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia, aprile-maggio 2008.
F. Muzzarelli, Bettina Rheims's Chambre, “Around Photography”, vol. 14 International, 2008, pp. 32-35.
F. Muzzarelli, Prefazione al saggio di Clara Carpanini, Vedermi alla terza persona. La fotografia di Claude Cahun, Quinlan Editrice, Bologna 2008.
F. Muzzarelli, Femmes Photographes, edizione francese di Il corpo e l'azione. Donne e fotografia tra otto e novecento, Hazan Parigi 2009.
F. Muzzarelli, Un connubio di moda e avanguardia: le sorelle Wulz e Anita Pittoni - Ritratti mondani 1 - Ritratti mondani 2 - Schedare la moda - Lo studio "E. Luxardo-Roma" - Il modello della donna virile - Sigarette - Il Duce. Un'icona moderna - La fotografia e l'Ente nazionale della moda, contributi specifici in volume in M. Lupano-A.Vaccari, Una giornata moderna. Moda e stile nell'Italia fascista (edizione inglese Fashion at the Time of the Fascism. Italian Modernist Lifestyle between 1922 and 1943), Damiani, Bologna 2009-2010.
F. Muzzarelli, Visualizzare l'identità. Fotografia e gender crossing tra le due guerre, in S. Ferrari- C. Tartarini (a cura di), Autofocus. L'autoritratto fotografico tra arte e psicologia, Clueb, Bologna 2010.
F. Muzzarelli, Diane Arbus. Il poetico grottesco, in A. Bonito Oliva (a cura di), I portatori del tempo. Storia delle arti contemporanee, Vol. I Il tempo comico, Mondadori Electa, Milano 2010
F. Muzzarelli, Greta Garbo. Minimalismo e gender crossing, in “ZoneModa Journal” n.2, Pendragon, Bologna 2011.
F. Muzzarelli, Il corpo delle donne e la censura da Ida Dalser a Cindy Sherman, in R. Perna e I. Schiaffini (a cura di), Etica e Fotografia. Potere, ideologia, violenza dell’Immagine fotografica, Derivapprodi, Roma 2015.
F. Muzzarelli, Atmosfere, sogni, corpi. La fotografia di moda italiana nel nuovo millennio, in P. Bertola, L. Linfante, Il nuovo vocabolario della moda italiana, Catalogo della Triennale, Milano 2015.
F. Muzzarelli, La memoria fotografata nelle pieghe del tempo, in A. de Léal, A. Re Rebaudengo, Sarah Moon. Omaggio a Mariano Fortuny, Palazzo Fortuny, Venezia 2015.
F. Muzzarelli, Lee Miller in Fashion, recensione su ZoneModa Journal, 4, Pendragon, Bologna 2015.
F. Muzzarelli, Lee Miller and Man Ray: Photography, Fashion, Art, Atlante, Bologna 2016.
F. Muzzarelli, Women and Photography, in R. Perna (edited by), The Other Gaze, Italian Women Photographers 1965-2015, Silvana editoriale, Milano 2016, catalogue of the Exhibition at Triennale di Milano.
F. Muzzarelli, Marcello Mastroianni antidivo freak. Un ritratto di Diane Arbus, in “La valle dell’Eden”, n. 30, 2016-2017, Scalpendi Editore, Milano 2017.
F. Muzzarelli, La mimesi fotografica come ridefinizione identitaria. Anne Brigman e l’immersione panica nel mondo, in “L’Uomo Nero. Materiali per una storia della modernità”, n. 14, Mimesis, Milano 2018.
F. Muzzarelli, Women Photographers and Female Identities: Annemarie Schwarzenbach, New Dandy and Lesbian Chic Icon, in “Visual Resources” n. 34, Routledge-Taylor & Francis, London 2018.
F. Muzzarelli, Clementina Hawarden and Claude Cahun. Photography and the Political Body of Women, Notebook 2019, Pearson, Milano 2019.
F. Muzzarelli, I nudi maschili di Elio Luxardo. Fotografia e virilità nell’estetica fascista, in G. Albert, G. Carluccio, G. Muggeo, A. Pizzo (a cura di), Ciao Maschio! Politiche di rappresentazione del corpo maschile nel Novecento, Rosenberg & Sellier, Torino 2020.
F.Muzzarelli, Susan Sontag. Sulla fotografia, in G. Chiaramonte, C. Marra, F. Muzzarelli, D. Persico, F. Scianna, M. Smargiassi, Nuove visioni. I grandi libri della fotografia, Contrasto, Roma 2020.
F. Muzzarelli, Clementina Hawarden; Annemarie Schwarzenbach; Lisetta Carmi, tre schede-saggi contenuti in L. Lebart, M. Robert (a cura di), Une histoire mondiale des femmes photographes, Edition Textuel, Parigi 2020.
Professoressa Associata, Scuola IMT Alti Studi Lucca
Linda Bertelli è Professoressa Associata di Estetica presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca, dove è anche Prorettrice alle politiche di genere, pari opportunità e comunicazione. I suoi interessi di ricerca si situano all’intersezione tra estetica, studi visuali e storia della fotografia, con particolare attenzione alle pratiche femministe e alle forme di rappresentazione e autorappresentazione. Ha pubblicato saggi e monografie su Carla Lonzi, Henri Bergson, Etienne-Jules Marey e sull'estetica del lavoro. È Principal Investigator del progetto PRIN PNRR 2022 Fotografiste. Women in Photography From Italian Archives (1839–1939) e ha diretto seasonal schools e convegni internazionali nell’ambito degli studi visuali. Ha conseguito il dottorato in Filosofia presso l’Università di Pisa e ha svolto periodi di ricerca presso istituti internazionali come il John D. Calandra Italian American Institute, CUNY Graduate Center (New York City), l’Università Bocconi di Milano e l’Universidade Federal do Espírito Santo in Brasile. Collabora a riviste e comitati editoriali nell’ambito degli studi estetici e visuali, ed è membro del comitato editoriale della rivista Feminist Art Practices and Research: Cosmos (Taylor &Francis).
Professoressa Ordinaria, L-ART/03, Università di Parma
Cristina Casero è docente di Storia della Fotografia e di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Parma, dove è professoressa associata. I suoi studi si sono concentrati sulle esperienze della cultura figurativa italiana del secondo dopoguerra (C. Casero, E. Longari, Emilio Scanavino. Genesi delle forme, catalogo della mostra, Palazzo Pigorini, Parma 10 novembre – 15 dicembre 2019, Magonza Editore, Arezzo 2019; C. Casero (a cura di), La prima stagione di Gianni Dova. Opere dalla collezione Boschi Di Stefano – Collana Visti da vicino a cura di Maria Fratelli, Skira, Milano 2021; La pittura di Alfredo Chighine tra naturalismo e ricerca linguistica. Un’ipotesi di lettura della produzione dell’artista tra gli anni Cinquanta e l’aprirsi del decennio seguente attraverso le interpretazioni della critica coeva, in “Critica d’Arte”, nn.7/8, luglio-dicembre 2020) e sulla scultura ottocentesca italiana, con particolare interesse per i suoi legami con le questioni politiche, sociali e civili dell'Italia del tempo, come dimostrano, tra le più recenti pubblicazioni, Enrico Butti. Un giovane scultore nella Milano di fine Ottocento, Franco Angeli, Milano 2013 e La “scultura sociale”, tra il vero e l'ideale. Realismo e impegno nella plastica lombarda di fine Ottocento, Scripta Edizioni, Verona 2013. Su questa linea di interesse sono anche le indagini sugli ultimi quaranta anni del Novecento, dedicate soprattutto all'immagine fotografica, analizzata nelle sue diverse accezioni. È stata co-curatrice di alcuni volumi, tra cui Anni ’70: l’arte dell’impegno. I nuovi orizzonti culturali, ideologici e sociali nell’arte italiana (Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2009), Anni Settanta. La rivoluzione nei linguaggi dell’arte (PostmediaBooks, Milano 2015), Arte fuori dall'arte. Incontri e scambi fra arti visive e società negli anni Settanta (PostmediaBooks, Milano 2017). Del 2016 è la monografia Paola Mattioli. Lo sguardo critico di una fotografa (PostmediaBooks, Milano) e del 2020 Gesti di rivolta. Arte, fotografia e femminismo a Milano 1975 – 1980, Società per l'Enciclopedia delle Donne, Milano. Nel 2021 ha curato il volume Fotografia e femminismo nell'Italia degli anni '70: indagine critica e testimonianza (PostmediaBooks, Milano).
Professoressa Associata, L-ART/03, Università degli Studi Roma Tre
Lara Conte è Professoressa Associata di storia dell’arte contemporanea presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre. Le sue ricerche sono incentrate sullo studio dell’arte e della critica del secondo Novecento, con la messa a fuoco di percorsi minoritari e di narrazioni alternative, nelle dinamiche della ricezione, delle relazioni transnazionali, della storia delle esposizioni e dei rapporti tra pratiche, critica e femminismo.
È componente dell’unità di ricerca dell’Università Roma Tre per il progetto PRIN 2017 Transatlantic Transfers. The Italian presence in post war America 1949-1972. Fa parte del comitato scientifico del Centro Conservazione e Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale”, Torino, e del progetto RESCUE – Regeneration of Disused Industrial Sites through Creativity in Europe – finanziato da Creative Europe Culture.
Ha curato con Cecilia Canziani e Paola Ugolini la mostra Io dico Io / I say I attualmente in corso alla Galleria Nazionale d’Arte e Moderna e Contemporanea di Roma.
Bibliografia selezionata
Appunti per il disegno di Marisa Merz fra anni Settanta e anni Ottanta, in “Quaderni di Scultura Contemporanea”, n. 6, 2004, p. 115-129.
[con V. Fiorino, V. Martini] Carla Lonzi: la duplice radicalità. Dalla critica militante al femminismo di Rivolta, collana di Studi Culturali, Edizioni ETS, Pisa 2011
[con L. Iamurri, V. Martini], Carla Lonzi. Scritti sull’arte, et. al, Milano 2012
[con C. Italiano] Marisa Merz, in “Quaderni di Scultura Contemporanea”, 2013
Comportamenti e azioni della critica negli anni Settanta: attraverso e oltre Critica in atto, in Anni 70. Arte a Roma, catalogo della mostra, a cura di D. Lancioni (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 2013-2014), Iacobelli Editore, Roma 2013, pp. 84-93
Critica come arte come critica. Gli anni Sessanta in eredità, in “Scenari. Quadrimestrale di approfondimento culturale”, gennaio – aprile 2015, pp. 110-114
Measure and Autobiography in Arte Povera. in M.D. Nike Bätzner, M. Disch, C. Meyer-Stoll, V. Pero (a cura di), Entrate nell'opera. Processes and Performative Attitudes in Arte Povera, Verlag der Buchhandlung Walther König, Köln 2019, pp. 87-96
Dal corpo all’oggetto, in Beatrice Meoni. Tra un atto e l’altro, catalogo della mostra, a cura di D. Ferri (Sarzana, Galleria Cardelli & Fontana, 2019), Bandecchi & Vivaldi, Pontedera 2020, pp. 67-76
Materia, gesto e rito nella sperimentazione filmica di Renata Boero tra anni Sessanta e Settanta, in L. Cardone, E. Marcheschi, G. Simi (a cura di) Le sperimentali. Cinema, videoarte e nuovi media, in “Arabeschi”, 2020
http://www.arabeschi.it/41-materia-gesto-e-riton-ella-sperimentazione-filmica-di-renata-boero-tra-anni-sessanta-settanta-/
[con F. Gallo] Artiste italiane e immagini in movimento. Identità, sguardi, sperimentazioni, Mimesis, Milano 2021
Lisetta Carmi e la riflessione sul genere, in C. Casero (a cura di), Fotografia e femminismo nell'Italia degli anni Settanta. Indagine critica e testimonianza, Postmedia, Milano 2021, pp. 107-120
[con C. Canziani, P. Ugolini], Io dico io / I say I, catalogo della mostra (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, 2021), Silvana, Cinisello Balsamo (MI) 2021
Professore Associato, L-ART/03, Università di Pisa
Laureato nel 1998 all'Università della Tuscia, ha conseguito un DEA in antopologia sociale presso l'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (2000), un dottorato in storia dell'arte contemporanea all'Università di Roma La Sapienza (2003) e il diploma alla Scuola di specializzazione in Storia dell'arte (2005).
Ricercatore di Storia dell'arte contemporanea a Pisa dal 2010, quindi dal 2017 Professore associato, ha precedentemente insegnato a contratto nelle università della Tuscia (2003-04), Cassino (2006-11) e University of Southern California (sede di Verona, 2005 e 2008). Nell'ambito della mobilità docenti dei progetti Erasmus, ha tenuto seminari alle università di Breslavia (2015), National University of Mongolia, Ulaanbaatar (2017), Marrakech (2019).
I suoi interessi comprendono la costruzione discorsiva dell’identità nazionale nella critica dell’arte moderna, in particolare nelle relazioni artistiche tra Italia e Stati Uniti e nel revival della pittura murale in America durante il New Deal. Ha anche lavorato su temi più recenti di critica d’arte, tra cui la semantica della rivolta di Emilio Vedova e il post-umanismo di Damien Hirst. È membro del CIRQUE (Centro interuniversitario di ricerca queer).
Le principali pubblicazioni comprendono i libri:
One day we must meet. Le sfide dell’arte e dell’architettura italiane in America 1933-1941 (Monza, 2018); Bice Lazzari, l’arte come misura. Ritratto di una pittrice tra Venezia e Roma (Roma, 2002);
e gli articoli su rivista o capitoli di libri:
“Semantica della rivolta e dell’umanismo in Emilio Vedova”, in Fenomenologia e Storia delle emozioni, a cura di V. Fiorino e A. Fussi (Pisa, 2017); “Dropping Like Flies. Post-humanism in Damien Hirst’s Natural History Series”, in Ricerche di Storia dell’Arte, n. 118 (2016); “Battling over The Eternal City”, in Peter Blume Nature and Metamorphosis, a cura di R. Cozzolino (Philadelphia, 2014); “Casorati negli Stati Uniti”, in Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe, a cura di G. Bertolino (Cinisello Balsamo, 2014); “Invisible Canvases: Italian Painters and Fascist Myths across the American Scene”, in American Art, vol. 25, n. 1, Spring 2011; “Depicting National Identities in New Deal America and, Fascist Italy: Government Sponsored Murals”, in Kunst und Propaganda (Dresden 2007).
Professoressa, Birkbeck, University of London
Patrizia Di Bello è caporedattrice di History of Photography e professoressa di Storia e Teoria della Fotografia presso il Birkbeck, University of London, dove dirige il Murray Centre for the History of Art, Architecture and Photography e si occupa del Jo Spence Memorial Library Archive. Ha scritto su diversi aspetti del rapporto delle donne con la fotografia, esaminandone l’attività come fotografe, collezioniste e scrittrici, da Julia Margaret Cameron ad Ana Mendieta e Jo Spence. Tra i suoi libri figurano Sculptural Photographs from The Calotype to Digital Technologies (Bloomsbury, 2017), The Photobook from Talbot to Ruscha (IB Tauris, 2012), curato insieme a Colette Wilson e Shamoon Zamir, e Women’s Albums and Photography in Victorian Britain: Ladies, Mothers and Flirts (Ashgate, 2007). Attualmente sta lavorando a un’antologia critica degli scritti di Jo Spence sulla fotografia.
Professoressa Ordinaria, L-ART/03, Università Cattolica del Sacro Cuore
Critica e storica dell’arte è professoressa ordinaria presso l’Università Cattolica di Milano dove insegna Storia dell’Arte Contemporanea per la Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica di Brescia e di Milano. Dirige inoltre il Master di primo livello Progettare Cultura. Arte, design, imprese culturali (ALMED). È membro del comitato direttivo del Centro di Ricerca per l'Arte Astratta CRA.IT). Dal 2010 al 2014 è stata membro del Direttivo della Consulta Nazionale degli Storici dell’Arte ricoprendo la carica di segretario.
In Università Cattolica ha inoltre promosso e curato convegni di studi e incontri su temi di particolare attualità quali il rapporto tra arte e nuovi linguaggi tecnologici; l’arte pubblica; l’arte e il sistema dell’arte; le ricerche artistiche degli anni Settanta.
I suoi studi sono orientati soprattutto verso la pittura del periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, con riferimento in particolare alla pittura decorativa e al rapporto arte e architettura. Si è inoltre occupata del dibattito critico dell’astrattismo europeo degli anni Trenta, con particolare attenzione al confronto tra Italia e Svizzera e all’emergere dei temi del primordialismo nel rapporto tra ricerche astratte e figurative. Diversi studi e pubblicazioni, frutto anche del coordinamento di gruppi di ricerca, sono dedicati infine alle tendenze artistiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento e all’indagine sull’uso delle nuove tecnologie.
All’attività universitaria unisce una costante attività di curatela di mostre storiche e di artisti contemporanei in spazi publici e privati.
Svolge inoltre attività pubblicistica collaborando alle pagine culturali di quotidiani quali La Provincia di Como, Domani, e la rivista d’arte contemporanea Titolo.
Professoressa Ordinaria, L-ART/03, Università degli Studi Roma Tre
Laura Iamurri, PhD, è professoressa ordinaria di storia dell’arte contemporanea e componente del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in “Storia territorio e patrimonio culturale” all’Università Roma Tre. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulle relazioni tra le opere contemporanee e i discorsi della storia e della critica d’arte.
Ha dedicato numerosi studi a Carla Lonzi: ha curato la riedizione il libro Autoritratto (Milano 2010) e raccolto, con L. Conte e V. Martini, gli Scritti sull’arte (Milano 2012); nel 2016 ha inoltre pubblicato la monografia Un margine che sfugge. Carla Lonzi e l’arte in Italia, 1955-1970 (Macerata 2016).
Negli anni recenti ha lavorato soprattutto sul complesso nodo delle relazioni tra artiste, sistema dell’arte e femminismo, e ha pubblicato diversi saggi su Cloti Ricciardi, su Carla Accardi, sulla prima mostra dedicata alle artiste attive in Italia nel XX secolo derivata dal libro di Simona Weller Il complesso di Michelangelo. Ha inoltre lavorato a un progetto di ricerca internazionale sulla memoria del fascismo nelle arti contemporanee (Le fascisme italien au prisme des arts contemporains, con L. Acquarelli e F. Zucconi, Rennes 2021).
Tra le principali pubblicazioni:
Tempi, luoghi e presenze della performance a Roma, in Costellazioni della performance in Italia 1965-1982, a cura di Lara Conte e Francesca Gallo, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2024, pp. 90-105.
Segno, colore, simbolo: Carla Accardi, I Stella e II Stella, 1964, in Astratte. Nuove ricerche sull'astrazione delle donne tra avanguardia e neoavanguardia in Italia, a cura di Elena Di Raddo e Bianca Trevisan, Electa, Milano 2024, pp. 212-219.
Gina Pane a Bologna, 1976-1978, in La performance a Bologna negli anni ’70, a cura di Uliana Zanetti, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Bologna 2023, pp. 268-275.
Cloti Ricciardi, Vietato l’ingresso agli uomini, in Pensiero in immagine. Forme, metodi, oggetti teorici per un Italian Visual Thought, a cura di Angela Mengoni e Francesco Zucconi, Mimesis Editore, Sesto San Giovanni 2022, pp. 118-135.
Dalla parte delle artiste. Appunti su militanze femministe e storie dell’arte a Roma, in “Palinsesti. Contemporary Italian Art On-line Journal”, 10/2021 [2022], pp. 130-151.
Obstinées et expérimentales: les femmes artistes en Italie, 1960-1975, in Vita nuova. Nouveaux enjeux de l’art en Italie 1960-1975, catalogo della mostra (Nice, MAMAC, 14 maggio-2 ottobre 2022) a cura di Valérie Da Costa, MAMAC/Snoeck, Nice-Gand 2022, pp. 58-67.
Corps, espace, écriture et féminisme dans l’œuvre de Cloti Ricciardi, 1968-1975, in L’espace des images. Art et culture visuelle en Italie, 1960-1975, a cura di Valérie Da Costa et Stefano Chiodi, Manuella Éditions, Paris 2022, pp. 171-184.
«Così non rimane alla pittura, probabilmente, / che attraversare le stanze della morte»: Giosetta Fioroni, Galleria L’Indiano, Firenze 1970, in Le fascisme italien au prisme des arts contemporains. Réinteprétations, remontages, déconstructions, a cura di Luca Acquarelli, Laura Iamurri e Francesco Zucconi, Presses Universitaires de Rennes, Rennes 2021.
Tende e altri ambienti, in Carla Accardi. Contesti, catalogo della mostra (Milano, Museo del 900, 9 ottobre 2020-27 giugno 2021), Electa, Milano 2020, pp. 52-71.
Reinventing Language : Cloti Ricciardi and Writing, in Deculturalize, catalogo della mostra (Bolzano, Museion) a cura di Ilse Lafer, Mousse Publishing, Milano 2020, pp. 223-230, 326, 327.
Un libro e una mostra per la storia delle artiste italiane del XX secolo: Il complesso di Michelangelo di Simona Weller, 1976, “Studiolo”, 15, 2018, pp. 82-97.
Femmes artistes italiennes au XXe siècle: Il complesso di Michelangelo, 1977, “Artl@sBulletin”, vol. 8, n. 1 (Spring 2019), pp. 243-254.
Giulio Paolini, Teresa nella parte di Giovanna d’Arco in prigione (tavola ottica), 1969, Fondazione Giulio e Anna Paolini, collana In/collezione, Corraini Edizioni, Mantova 2018.
Geschlechter- und Generationenverhaeltnisse in der Kunstwelt: Carla Lonzi, Selbstbildnis und die neuen Praktiken der Kunstkritik, in Jahrbuch für Historische Bildungsforschung. Schwerpunkt. Generationen- und Geschlechterverhaeltnisse in der Kritik: 1968 Revisited, ed. by Meike Sophia Baader, Rita Casale, Klinkhardt, Bad Heilbrunn 2018, pp. 70-93.
Ni pauvreté ni théâtre : les silences de Carla Lonzi dans Autoritratto, in Les Cahiers du Musée National d’Art Moderne. Arte Povera hier et aujourd’hui, Centre Pompidou, Paris 2018, pp. 24-37.
Agnese De Donato, il movimento femminista e la rivista “effe”, in Arte fuori dall’arte. Incontri e scambi fra arti visive e società negli anni Settanta, a cura di Cristina Casero, Elena Di Raddo, Francesca Gallo, postmedia books, Milano 2017, pp. 137-144.
On the Threshold. Carla Lonzi, the End of Art Criticism and the Beginnings of Feminism, “nparadoxa”, 40, pp. 52-59.
Una cosa ovvia. Carla Accardi, Tenda, 1965-1966, “L'Uomo Nero”, XIII, n. 13, dicembre 2016, pp. 150-165.
Un margine che sfugge. Carla Lonzi e l'arte in Italia, 1955-1970, Quodlibet, Macerata 2016.
Space oddities. Immaginario spaziale e arti visive a Roma, 1957-1969, “Predella”, 37, 2016, pp. 51-61.
Dell’autenticità. Carla Lonzi, l’arte, gli artisti, in L’immagine tra materiale e virtuale. Contributi in onore di Silvia Bordini, a cura di Francesca Gallo e Claudio Zambianchi, Campisano Editore, Roma 2013, pp. 113-123.
Voix d'artistes : image de soi et processus créatif dans les entretiens des artistes italiens avec Carla Lonzi, in Image de l'artiste, atti del convegno (Paris, INHA, 17-18 juin 2010) a cura di Éric Darragon e Bertrand Tillier, Territoires contemporains, nouvelle série, n. 4, mis en ligne le 3 avril 2012 : (http://tristan.u-bourgogne.fr/UMR5605/publications/image_artiste/Laura_Iamurri.html).
Carla Lonzi, Scritti sull'arte, a cura di L. Conte, L. Iamurri, V. Martini, et al./edizioni, Milano 2012
Prefazione, ivi, p. XI-XVI;
Carla Lonzi sul “marcatré”, ivi, pp. 705-723.
Lionello Venturi e la modernità dell’impressionismo, Quodlibet, Macerata 2011.
Intorno a Autoritratto: fonti, ipotesi, riflessioni, in Carla Lonzi: la duplice radicalità, a cura di Lara Conte, Vinzia Fiorino, Vanessa Martini, ETS, Pisa 2011, pp. 67-86.
Prefazione, in Carla Lonzi, Autoritratto, [De Donato, Bari 1969] et al./edizioni, Milano 2010, pp. VII-XV.
Questions de genre et histoire de l’art en Italie, “Perspective”, 4/2007, pp. 716-721.
autoritratto / autobiografia, catalogo della mostra (Roma, Museo H.K. Andersen, 26 ottobre 2007-20 gennaio 2008) a cura di Laura Iamurri, Palombi Editore, Roma 2007.
“Un mestiere fasullo”: note su Autoritratto di Carla Lonzi, in Donne d’arte. Storie e generazioni, a cura di Maria Antonietta Trasforini, Meltemi, Roma 2006, pp. 113-132.
Professoressa associata, University of Porto
Susana Lourenço Marques è Professoressa Associata presso la Facoltà di Belle Arti dell’Università di Porto e ricercatrice integrata presso l’I2ADS. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Comunicazione e Arte presso la Facoltà di Scienze Sociali e Umane della Nuova Università di Lisbona. Ha pubblicato studi sulla fotografia, tra cui Ether / um laboratório de Fotografia e História (2018) e Pó, cinza, nevoeiro – um ensaio sobre a ausência (2018), e ha curato come co-editrice diverse pubblicazioni dedicate alla fotografia portoghese. Ha curato mostre quali Opacity of Water (2021), Loss of Aura (2022) e Portugal Ano Zero, Livros de Fotografia em Portugal (2024). Nel 2014 ha co-fondato la casa editrice Pierrot le Fou. La sua ricerca si concentra sulla storia della fotografia, sulle fotografe donne in Portogallo e sulle intersezioni tra curatela, lavoro d’archivio e storiografia. È responsabile del progetto finanziato O que elas viram / o que nós vemos – mulheres fotógrafas em Portugal (1860–1920).
Professoressa Associata, L-ART/03, Sapienza Università di Roma
Raffaella Perna è Professoressa Associata di Storia dell’arte contemporanea a Sapienza Università di Roma . È autrice dei libri: Piero Manzoni e Roma (2017), Pablo Echaurren, il movimento del ‘77 e gli indiani metropolitani (2016), Arte, fotografia e femminismo in Italia negli anni Settanta (2013), Wilhelm von Gloeden (2013), In forma di fotografia (2009). Ha curato e co-curato numerose mostre in spazi pubblici e privati, tra cui: The Unexpected Subject 1978 Art and Feminism in Italy (Frigoriferi Milanesi, 2019), L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2018 (Triennale di Milano e Palazzo delle Esposizioni, Roma), Ketty La Rocca (PAC di Ferrara). Dal 2018 è direttrice della collana “Quaderni della Fondazione Echaurren Salaris” e dal 2022 è responsabile del progetto “Network Inter-universitario” per conto della Quadriennale di Roma.
Tra le principali pubblicazioni su questo tema:
R. Perna, Il femminismo come “recupero di un soggetto celato”: l’opera di Libera Mazzoleni 1973-1979, in “Palinesti”, n.8 (2019), 2020, pp. 75-94.
R. Perna, Women, Art History, and Criticism: An Introduction, in Romana Andò (a cura di), Teaching Fashion. An Introduction, cap. V, Edizioni Nuova Cultura, Collana di Scienza della moda e del costume, Roma, 2020, pp. 75-88.
R. Perna, L’intervista a Tomaso Binga, in I. Schiaffini-C. Zambianchi (a cura di), Vocisullarte. Per un archivio di storia orale dell’arte contemporanea, Campisano Editore, Roma, 2020, pp. 29-33.
R. Perna, Another Measure: Photography and Feminist Art in Italy, in “Photography & Culture”, Volume 13, 2020, issue 1, 2020, pp. 107-128.
R. Perna, ’Vista Zero’ di Tomaso Binga: alle origini della videoarte in Italia, in “Arabeschi”, n. 16, 2020, Galleria “Sperimentali. Cinema viedoarte e nuovi media”, a cura di L. Cardone, E. Marcheschi, G. Simi (Rivista di Classe A)
R. Perna, L’archetipo della Grande Madre nell’arte delle donne negli anni Settanta, in A. Bruciati, M. Osanna, D. Porro (a cura di), Eva vs Eva. La duplice valenza dell’immaginario femminile nell’immaginario Occidentale, catalogo della mostra, Tivoli, Villa d’Este e Santuario di Ercole Vincitore, Gangemi Editore, Roma, 2019, p. 149-153.
R. Perna, Art and Feminism in Italy: Whys and Wherefores of an Exhibition, in M. Scotini e R. Perna (a cura di), The Unexpected Subject. 1978 Art and Feminism in Italy, catalogo della mostra Frigoriferi Milanesi, Milano, cat. Flash Art, Milano, 2019, pp. 13-17.
R. Perna, Il mito ci sommerge: la poesia visiva di Ketty La Rocca, in F. Gallo e R. Perna (a cura di), Ketty La Rocca 80. Gesture, Speech and Word, catalogo della XVII Biennale Donna, 10. Padiglione d’Arte Contemporanea, Ferrara, 15 aprile - 3 giugno 2018, pp. 27-43, traduzione inglese pp. 52-60.
R. Perna, Immagini del no e un album di violenza: il femminismo italiano in due libri fotografici degli anni Settanta, in W. Guadagnini (a cura di), Fotografia Europea. Rivoluzioni. Ribellioni, cambiamenti, utopie, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2018, pp. 43-49 (traduzione inglese pp. 222-224).
R. Perna, Notes on Photography, Art and Feminism in Italy, in B. Carpi De Resmini, Laima Kreivyté (a cura di), Magma. Body and Words in Italian and Lithuanian Women’s Art from 1965 to the Present, Quodlibet, Macerata, 2018, pp. 200-206.
R. Perna, Si dice donna. Italian Feminism in 1970s Art and Television, Costa C. (a cura di), TV 70. Francesco Vezzoli guarda la Rai, Fondazione Prada, Milano, 2017, pp. 351-366.
R. Perna, La fortuna dei nudi maschili di Wilhelm von Gloeden, in "BTA. Bollettino telematico dell’arte", 2017, pp. 1-8.
R. Perna, Tra presente e passato: alcune considerazioni sui ‘quadri d’argento’ di Giosetta Fioroni, in “Arabeschi”, n. 8, 2016, pp. 12-24 (rivista di Classe A).
R. Perna, La Collezione Donata Pizzi: la fotografia delle donne in Italia dagli anni sessanta a oggi, in R. Perna (a cura di), L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2016, pp. 12-20.
R. Perna, Da In principio erat alle Craniologie. Ketty La Rocca e la fotografia, in F. Gallo, R. Perna (a cura di), Ketty La Rocca. Nuovi Studi, Postmedia Books, Milano 2015, pp. 71-95.
R. Perna, Mostre al femminile: Romana Loda e l’arte delle donne nell’Italia degli anni Settanta, in “Ricerche di S/Confine”, vol VI, n. 1, 2015, pp. 143-154.
R. Perna, Il potere del secondo sesso. Il corpo della donna e il culto della Dea nell’arte femminista degli anni settanta, in La Grande Madre, catalogo della mostra a cura di M. Gioni, Palazzo Reale Milano, Skira, 2015, pp. 214-219, in italiano e inglese.
R. Perna, Politiche del corpo. La rappresentazione del sesso femminile nella critica e nell’arte delle donne, in I. Bussoni, R. Perna (a cura di), Il gesto femminista. La rivolta delle donne: nel corpo, nel lavoro, nell’arte, DeriveApprodi, Roma, 2014, pp. 113-131.
R. Perna, Arte, fotografia e femminismo in Italia negli anni Settanta, Postmedia Books, Milano 2013
R. Perna, Wilhelm von Gloeden. Travestimenti, ritratti, tableaux vivants, Postmedia Books, Milano 2013
R. Perna, Il corpo della vergogna. Dinamiche relazionali nell’arte femminista, in E. Antonelli, M. Rotili (a cura di), Sensibilia n. 5 – 2011 La Vergogna/The Shame, Milano, Mimesis Editore, 2012, pp. 289-300.
Professoressa a contratto / RTT, L-ART/03, Università di Bologna
Chiara Pompa è ricercatrice RTT presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, dove ha conseguito il dottorato in Arti visive, performative, mediali. È inoltre Responsabile di redazione della rivista scientifica «piano b. Arti e culture visive», co-coordinatrice del Centro di ricerca internazionale "CFC - Culture Fashion Communication" e fellow del centro di ricerca "FAF - Fotografia Arte Femminismi". I suoi interessi vertono da un lato sull’indagine delle poetiche e delle pratiche fotografiche di fine Novecento, con particolare attenzione ai rapporti di interscambio e reciprocità tra il campo dell’arte e quello della moda, dall'altro sulla valorizzazione del patrimonio culturale delle imprese di moda, con un più specifico interesse per la definizione di scenari di applicazione delle tecnologie immersive.
Professoressa Associata, L-ART/03, Università di Roma La Sapienza
Carla Subrizi è Professoressa di Storia dell’arte contemporanea, presso la Sapienza Università di Roma, dove è anche Direttrice della Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici. È co-direttrice della rivista “Novecento Transnazionale. Letterature, Arti e Culture”. È Presidente della Fondazione Baruchello e Direttrice scientifica del Catalogo Ragionato dell’artista.
I suoi interessi si rivolgono alla storia dell’arte del secondo dopoguerra, alle metodologie della storia dell’arte in relazione con il femminismo, l’ecologia, gli studi postcoloniali. Tra le sue monografie: Storia dell’arte e femminismo. Una questione aperta, (Milano, 2025), Lorenza Trucchi. Fare subito storia, con B. Drudi, (Pistoia, 2024); La storia dell’arte dopo l’autocoscienza. A partire dal diario di Carla Lonzi, (Roma, 2020), Note a margine. L’arte come esperimento del sapere, (Roma, 2020), Gianfranco Baruchello. Archive of Moving Images , con A. Rabottini, (Milano, 2017), Azioni che cambiamo il mondo. Donne, arte e politiche dello sguardo, (Milano, 2012), Baruchello. Certe idee, (Milano, 2011), Introduzione a Duchamp, (Roma-Bari, 2008; 2024).
Tra i saggi più recenti: Reduction and Anachronism in the Archive. The Small Systems of Gianfranco Baruchello, in E. van Alphen, Productive Archiving. Artistic Strategies, Future Memories, and Fluid Identities, (Amsterdam, 2023); Contradictions and the Re-Invention of One’s Own Role: The Publishing House Scritti di Rivolta Femminile in the Life/Work of Carla Lonzi, in S. Hecker, C. Ramsey-Portolano, Female Cultural Production in Modern Italy. Literature, Art and Intellectual History, (London 2023); Narrazioni e memoria del totalitarismo: storia, frammentazione e montaggio nell’arte italiana del secondo dopoguerra, in F. Sinopoli, F. Baldasso, Eredità culturale e memoria dei totalitarismi, (Londra 2024); Conversation with Carla Subrizi, in S. Hacker, T. Kittler, Art and Intimacy in Modern Italy (London, 2025); Il Catalogo ragionato tra archiviazione e digitalizzazione: prospettive e metodologie di ricerca, in D. Dal Sasso, L’archivio di domani. Memoria, organizzazione umana, web, (Bologna, 2025).
Dottorando, L-ART/03, Università di Bologna
Laureato in Semiotica presso Alma Mater Studiorum Università di Bologna con una tesi in Visual Studies, è attualmente iscritto del Dottorato Nazionale ILF (Immagine, linguaggio, figura: forme e modi della mediazione), curriculum Cultura Visuale, gestito dall'Università degli studi di Milano in collaborazione con Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
I suoi interessi riguardano la cultura visuale, in particolare la teoria dell'immagine, il rapporto tra immagini e tecnologie, immagini e algoritmi. Il suo progetto di ricerca si incentra sull'Intelligenza Artificiale come dispositivo di generazione di immagini.
Assegnista di ricerca, L-ART/03, Università di Bologna
Giulia Brandinelli è Assegnista di ricerca presso il Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna nell’ambito del progetto PRIN La fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere e Cultrice della materia per il corso Teorie e pratiche della fotografia a cura della Professoressa Federica Muzzarelli. È inoltre Curatrice dell’Archivio Maria Lai con cui collabora assiduamente dal 2019. Nel 2022 ha conseguito il Dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" con la tesi Cesare Vivaldi pastore di parole (1925 - 1969). I suoi interessi di studio sono rivolti in particolare all'ambiente artistico romano tra gli anni Quaranta e Sessanta, all’artista Maria Lai e alle pratiche di fotografia femminile e femminista in Italia tra XIX e XX secolo.
Professoressa a contratto /PhD, L-ART/03, Università di Bologna
Giorgia Ravaioli è docente a contratto di Storia e teoria della fotografia presso l’Università di Torino e l’ISIA di Urbino, dove ricopre anche il ruolo di Coordinatrice della ricerca. Nel 2024 ha conseguito con lode il dottorato di ricerca in Storia dell’arte contemporanea (L-ART/03) presso l’Università di Bologna, con una specializzazione in Storia della fotografia. I suoi interessi di ricerca riguardano le relazioni tra fotografia e femminismo, l’archivio fotografico come oggetto teorico e le pratiche estetiche connesse, con un approccio critico informato dalla storia intellettuale e dall’analisi materiale. Dal 2020 è Fellow presso il Centro di ricerca Fotografia Arte Femminismi. Nel 2022 è entrata a far parte del gruppo di ricerca Global Art Archive dell’Università di Barcellona ed è attualmente membro del team di ricerca impegnato nel progetto Fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere, vincitore del PRIN 2020.
Dottoranda, L-ART/03, Università di Bologna
Benedetta Susi è attualmente iscritta al Dottorato di ricerca in Arti, Storia, Società (XXXIX ciclo) presso il Dipartimento delle Arti, dove collabora al progetto PRIN 2022 - 2025 Fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere. Inizia la sua formazione presso l’Università degli Studi Roma Tre con una laurea triennale in Storia dell’Arte Contemporanea su Tomaso Binga e la sua scrittura. Prosegue gli studi in Arti Visive presso l’Università di Bologna, con una tesi sulle "mostre ghetto" degli anni Settanta e l'attività curatoriale di Romana Loda, Mirella Bentivoglio e la Cooperativa di via del Beato Angelico, seguita dal Prof. Roberto Pinto e correlata dalla Prof.ssa Federica Muzzarelli. Nel 2022 vince un assegno di ricerca annuale per il progetto PRIN 2022 - 2025 Fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere. I suoi interessi spaziano dalla fotografia alla valorizzazione del patrimonio culturale, dalle pratiche di digitalizzazione alla catalogazione, con un particolare interesse per gli studi di genere e la fotografia come pratica femminista, nonché per l'arte degli anni '70.
Dottoranda, L-ART/03, Università di Bologna
Chiara Tessariol consegue la Laurea in Comunicazione presso l’Università degli Studi di Padova nell'a.a. 2017 e la Laurea Magistrale presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, laureandosi in Fashion Studies nell'a.a. 2023 con una tesi intitolata “Fashion, feminism and the social construction of gender: How clothes build and define our identity”.
È attualmente iscritta al Dottorato di ricerca in Arti, Storia, Società (XXXIX ciclo) presso il Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, dove svolge le sue ricerche nell’ambito della produzione fotografica femminista e collabora al progetto PRIN 2022 - 2025 Fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere (Principal investigator: prof.ssa Federica Muzzarelli).