Laboratorio di Teorie e pratiche della fotografia a cura di Lorenzo Aimo, Giulia Brandinelli, Giorgia Ravaioli, Benedetta Susi, Chiara Tessariol
Data:
Luogo: Dipartimento delle Arti - Complesso di Santa Cristina, Piazzetta Giorgio Morandi 2, Bologna
A partire dalla seconda metà dell’800 fino alla seconda ondata del femminismo, il mezzo fotografico ha dato alle donne, e a chi non si riconosceva in uno stereotipo di genere dominante, la possibilità di raccontarsi, narrarsi e descriversi in un modo altro, esule dalle logiche patriarcali, per sancire la propria identità su un piano al contempo sociale, politico ed estetico. Grazie alle potenzialità del linguaggio fotografico, l’impiego di quest’ultimo in pratiche sincretiche e marginali come scrapbook, diari, fotolibri e album ha permesso, allo stesso modo, a questi “oggetti’’ di farsi strumenti sociali di aggregazione, strumenti di sperimentazione in quanto mixed media e di configurarsi come progetti politici, da intendersi come contributi personali portavoce di una dimensione collettiva.
La cultura visuale contemporanea, inoltre, ci spinge a ragionare su come il rapporto testo-immagine pervade sempre di più le odierne forme di comunicazione ed espressione, basti pensare all’impatto dei social network e delle recenti forme di Intelligenza Artificiale generativa. Di conseguenza, risulta di particolare interesse indagare il ruolo pioneristico che ha avuto la fotografia nell’aprire nuovi percorsi, artistici e non, a forme inedite di narrazioni ed esaminare quali sono stati i medium impiegati nella sperimentazione eterogenea con forme del testuale.
Per questi motivi, si è deciso di incentrare questo ciclo seminariale connesso al corso di Teorie e pratiche della fotografia a cura della Prof.ssa Federica Muzzarelli su queste pratiche artistiche che, particolarmente nel contesto italiano, solo di recente hanno iniziato a godere di un più vasto interesse. Le attività laboratoriali avranno come obiettivo l’elaborazione di un work project attraverso il quale lə studentə saranno chiamatə a indagare sui medium artistici sopracitati. Lə partecipantə saranno coinvoltə in 6 lezioni da 2 ore, suddivise tra focus teorici incentrati sull’illustrazione di casi studio e delle parti più propriamente laboratoriali in cui, divisi in piccoli gruppi di lavoro, si dovranno confrontare con molteplici strumenti di ricerca e indagine, a partire dalla ricerca d’archivio, sia bibliografica che iconografica, fino alla sperimentazione con più moderni applicativi quali archivi online e Intelligenza Artificiale. Questo duplice approccio pratico e teorico è finalizzato all’ideazione e realizzazione di un elaborato finale (a scelta tra fotolibro, album, scrapbook o diario) in formato digitale e/o cartaceo a partire da una selezione di tematiche inizialmente fornita.
Contestualmente il laboratorio proposto si inserisce all’interno delle attività del PRIN 2020 “Fotografia femminista italiana”, di cui la Prof.ssa Federica Muzzarelli è Principal Investigator. Per tale ragione il percorso didattico si articolerà dunque attorno alle tematiche che hanno legato l’impegno femminista e la pratica fotografica.
A cura di: Lorenzo Aimo, Giulia Brandinelli, Giorgia Ravaioli, Benedetta Susi, Chiara Tessariol
Info e contatti: fotofemminista@unibo.it