Incontro con Fiorella Bassan, Paola Mattioli, Federica Muzzarelli, Viviana Vacca. Introduce e modera Claudio Zambianchi. Nell'ambito di: Incontri fotografici "La fotografia femminista italiana"
Data: 22 NOVEMBRE 2023 dalle 17:00 alle 19:00
Luogo: Museo Laboratorio di Arte Contemporanea | Palazzo del Rettorato, Sapienza Università di Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, Roma
Nell’ambito del PRIN 2020 La fotografia femminista italiana, il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, è lieto di ospitare una serie di incontri di approfondimento, a cura di Lara Conte, Raffaella Perna e Claudio Zambianchi, che vedranno di volta in volta la partecipazione di importanti autrici confrontatesi nel loro lavoro con il mezzo fotografico, in dialogo con studiose e studiosi.
Il primo appuntamento si terrà mercoledì 22 novembre 2023 alle ore 17 e sarà dedicato alla Cultura fotografica e psichiatria.
Ospite sarà la fotografa Paola Mattioli, autrice di una celebre serie, realizzata nel luglio del 1973 presso l’O.O.P. – Ospedale Provinciale Psichiatrico di Trieste, allora diretto da Franco Basaglia. Questo progetto fotografico nasce in occasione della mostra Insieme, documentata anch’essa dall’autrice, in cui artisti locali espongono i propri lavori al fianco di quelli di alcuni pazienti dell’O.O.P., negli spazi dell’osteria triestina “Le cinque porte”. L’obiettivo dell’esposizione, ben testimoniato dagli scatti di Mattioli, è quello di mettere in discussione la linea di demarcazione che solitamente divide il mondo degli esclusi da quello degli inclusi, a partire dall’individuazione di un terreno comune: la creatività.
Oltre ad approfondire questa serie e a discutere del ruolo civile, sociale e politico che, secondo Mattioli, la fotografia può esercitare, l’incontro affronterà il rapporto fra fotografia e istituzione manicomiale anche da una prospettiva storico-artistica e filosofica, grazie agli interventi di Fiorella Bassan, Federica Muzzarelli e Viviana Vacca.
Fin dal Secondo Ottocento, infatti, la fotografia ha svolto un ruolo determinante nel processo di organizzazione e definizione di tipologie umane che le società occidentali avvertivano in modo sempre più sistematico e ideologico. Catalogare, Archiviare, Differenziare, Perseguire sono stati impulsi di una politica culturale che ha trovato nella fotografia lo strumento più adatto a perseguire i propri scopi. Scopi con cui poi, nel Novecento, la fotografia ha cercato di fare i conti.
Programma dell’incontro
Saluti istituzionali: Ilaria Schiaffini;
introduce e modera: Claudio Zambianchi;
relatrici: Fiorella Bassan, Paola Mattioli, Federica Muzzarelli, Viviana Vacca.
Paola Mattioli – Biografia
Paola Mattioli nasce a Milano nel 1948, città nella quale vive e lavora tuttora. Studia fotografia e approfondisce i testi di Merleau-Ponty, che porta all’attenzione di Ugo Mulas, del quale diventa assistente. Dal fotografo, Mattioli comprende l’importanza dello scatto nell’indagine del reale e dell’alterità; la sua attività iniziale si concentra sui ritratti (esordisce con una serie di fotografie a Giuseppe Ungaretti, nel 1970) e alla documentazione di manifestazioni del Movimento Studentesco. La prima esposizione di rilievo è Immagini del no alla Galleria Il Diaframma di Milano, nel 1974, dove espone dei lavori in sequenza sulla realtà sociale e politica legata al referendum sul divorzio a Milano. Negli anni Settanta partecipa al cosiddetto “gruppo del mercoledì”, collettivo femminista con il quale pubblica alcuni lavori nel libro Ci vediamo mercoledì. Gli altri giorni ci immaginiamo (1978). La sua ricerca visiva riflette sul senso e sulle implicazioni del fotografare, del guardare e del vedere. Negli anni, fino ai lavori più recenti, Mattioli rimane sempre consapevole della parzialità dell’immagine, sulla quale ironizza, distanziandosene, anche attraverso l’uso del montaggio.
L’evento è promosso nell’ambito del PRIN 2020 – La fotografia femminista italiana
Università di Bologna, Principal Investigator e Responsabile Unità di Ricerca: Prof.ssa Federica Muzzarelli;
Università di Parma, Responsabile Unità di Ricerca: Prof.ssa Cristina Casero;
Sapienza Università di Roma, Responsabile Unità di Ricerca: Prof.ssa Raffaella Perna