Progettazione del sito

La valutazione comparativa

L’attività di progettazione del sito dell’edizione digitale si è basata su una preliminare valutazione comparativa di una selezione delle maggiori edizioni digitali attualmente presenti nel web.

La valutazione ha tenuto conto di criteri di qualità riconosciuti dalla letteratura e si è articolata in due fasi principali:

  1. un'analisi dei contenuti condotta su una serie di campioni, prendendo come riferimento una parte dei criteri di valutazione definiti in Criteri per la recensione delle edizioni digitali scientifiche (EDS) a cura di Patrick Sahle in collaborazione con Georg Vogeler e con i membri dell’IDE (Institut für Dokumentologie und Editorik);
  2. l’elaborazione dei dati raccolti in un report tecnico-scientifico sullo stato dell'arte e sui possibili modelli da utilizzare.

 

Il report pubblicato nella sezione Documenti di questo sito offre una panoramica di alto livello sui risultati ottenuti dall'interpretazione dei dati raccolti, spiega in dettaglio il processo di raccolta dei dati, elaborazione e visualizzazione, e suggerisce i modelli di edizione digitale da seguire rispetto agli obiettivi prefissati.

In particolare, le edizioni digitali che rispondono in modo più compiuto ai requisiti di qualità persi in esame presentano le seguenti caratteristiche:

  • si rivolgono a un pubblico misto di specialisti e utenti generici;
  • hanno una documentazione ricca e accurata;
  • hanno una metadatazione completa;
  • sono univocamente identificate e citabili, così come le parti che le compongono;
  • sono arricchite da materiali aggiuntivi che ne contestualizzano il contenuto;
  • si basano su un modello di dati orientato all'interoperabilità e all'interconnessione tra le risorse proprie e quelle già esistenti sul Web;
  • usano strumenti di visualizzazione e storytelling per veicolare in maniera intuitiva le informazioni in esse contenute;
  • sono basate su un sistema di organizzazione dell'informazione solido, indicizzato e facilmente navigabile;
  • sono dotate di meccanismi di ri-utilizzo ed integrazione dei dati da parte di altri agenti (umani e macchine);
  • possono essere integrate nell'ecosistema dei social media;
  • hanno contenuti e dati scaricabili in molteplici formati differenti;
  • si basano su codici e software con licenza Open Source;
  • infine, hanno contenuti aperti e accessibili distribuiti con licenze che ne consentano il riutilizzo.

 

Modello della struttura

 

A partire dal benchmark, è stata progettata l’architettura dell’informazione del sito dell’edizione. Il processo di progettazione ha comportato la creazione di una mappa del sito e di una serie di wireframes utili alla pianificazione dell’interfaccia, della struttura e dei contenuti del sito. L’architettura è organizzata in quattro sezioni principali:

  • “Aldo Moro”, una sezione dedicata a raccontare la storia di Aldo Moro;
  • “Le opere”, una sezione dedicata all’esplorazione delle opere contenute nell’Edizione attraverso tre sistemi di navigazione principali (ricerca manuale, avanzata, o per indici);
  • “Il progetto”, una sezione dedicata alla documentazione del processo di progettazione, sviluppo e pubblicazione dell’Edizione, e contenente informazioni sui criteri editoriali, i modelli concettuali, il processo di annotazione dei testi, l’elaborazione dei dati, la progettazione del sito, e i risultati;
  • “Le visualizzazioni”, una sezione dedicata alla visualizzazione dei dati a diversi livelli dell’Edizione

 

Realizzazione dl sito web

 

Il sito dell'edizione è stato invece sviluppato mediante l'utilizzo del framework Vue.js con l'implemetazione della libreria Vuetify realizzata sulla base del modello di Material Design, sviluppato da Google, per fornire all’utente una maggiore usabilità e familiarità con l’interfaccia.

Vuetify è relativamente recente, ma  è già entrata a far parte delle principali librerie di front-end utilizzate insieme a React e Angular. Tale scelta rappresenta tuttavia un'innovazione sia nel dominio d'interesse che nel campo tecnologico non essendo mai stata utilizzata nell’ambito di edizioni digitali. Come back-end la scelta è ricaduta su Node.js, sia per una maggiore familiarità con esso, che per le sue potenzialità.