Il lavoro per il secondo volume degli Scritti e Discorsi relativo al periodo 1946-1951 e curato da Ugo De Siervo e Enrico Galavotti, è svolto dal dottor Paolo Acanfora, a partire dal 1° dicembre 2018 e fino al 1° dicembre 2019 , grazie ad un assegno di ricerca annuale bandito in cofinanziamento con l’Edizione Nazionale dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM.
Delle cinque fasi previste dalla ricerca (inquadramento storiografico; ricerca e selezione dei testi; cura filologica; apparato storico-critico; introduzione e nota metodologica) si sta lavorando al momento alle prime due.
La prima concerne l’inquadramento storiografico dell’esperienza politica ed intellettuale di Aldo Moro negli anni in oggetto, a partire dall’elezione all’Assemblea costituente del 2 giugno 1946 sino ad arrivare alla fine della prima legislatura repubblicana (1948-1953). In questo arco di tempo, sono state considerate le attività svolte da Moro nei lavori dell’Assemblea costituente; nel governo quale sottosegretario agli esteri nel V governo De Gasperi (maggio 1948/gennaio 1950); nel partito come vice-presidente del gruppo alla Camera; nell’associazionismo cattolico, in qualità di direttore (sino al dicembre del 1948) di «Studium», rivista del Movimento laureati di AC.
Si è stilata, in questa direzione, una prima bozza di nota bibliografica ragionata con indicazioni dei principali studi esistenti sui seguenti punti: a) l’attività costituente; b) la prima esperienza di governo; c) il rapporto con il partito nell’età degasperiana; d) l’attività intellettuale nell’associazionismo cattolico. Tale lavoro sarà naturalmente fondamentale per l’elaborazione delle note storico-critiche e dell’introduzione al volume. In modo particolare, va segnalato come fatto di una certa rilevanza che l’attenzione rivolta dagli studiosi all’attività di Moro in assemblea costituente non ha ancora portato alla elaborazione di un compiuto e metodico lavoro di ricerca e curatela simile a quanto è stato fatto per altre personalità politiche. In questo senso, il progetto a cui si sta lavorando può portare anche alla realizzazione di questo significativo obiettivo.
La seconda fase ha riguardato la ricerca e la selezione dei testi di scritti e discorsi di Aldo Moro da svolgere attraverso lo spoglio sistematico delle principali pubblicazioni, della stampa periodica e delle carte di archivio attinenti alla sua attività politica ed intellettuale. Per quanto concerne questa seconda fase, l’attenzione si è sinora concentrata prevalentemente sullo spoglio sistematico dei volumi che raccolgono i lavori dell’assemblea costituente, tanto nella prima sottocommissione in cui ha operato Moro quanto nell’adunanza plenaria. Il lavoro è complicato – com’è, d’altronde, inevitabile data la natura della fonte – dalla frammentarietà di molti interventi, dovuta alle ovvie dinamiche di interlocuzione dei lavori. Nei volumi curati da Giuseppe Rossini si trovano i principali e più strutturati interventi di Moro ma non si tiene conto di una molteplicità di altri brani più brevi e contingenti che, in alcuni casi, risultano piuttosto interessanti per comprendere le posizioni morotee. Nel lavoro sin qui condotto si è scelto di annotare tutti gli interventi (giorno e orario della seduta, tema di discussione, grado di struttura o di episodicità dell’intervento) al fine di verificare quanti di essi debbano essere sicuramente scartati perché non includibili in un volume dedicato alle “opere” e quanti possano invece rientrare in questa categoria, con l’ausilio di una nota introduttiva in grado di sintetizzare efficacemente il dibattito contestuale. Il criterio generale cui ci si sta attenendo per selezionare tali interventi è, sostanzialmente, quello di una evidente coerenza nella struttura del discorso, con la riconoscibilità dell’oggetto di discussione e degli elementi di argomentazione che possano qualificare il giudizio di Moro. È evidente che vi è un rischio di arbitrarietà in questa scelta che dovrà essere limitato indicando con chiarezza i criteri specifici grazie ai quali valutare l’inserimento o meno dei testi nel volume. La questione è tanto più importante considerando che dal lavoro di ricognizione sin qui fatto si evince con chiarezza che molti di questi interventi episodici sono piuttosto significativi per spiegare le posizioni personali (o del gruppo democristiano) su temi specifici ma rilevanti.
Si ritiene che il volume possa essere pronto nel luglio 2020.