Il Circolo dei Lettori della Dozza non è solo un lavoro collettivo, ma anche un progetto di Terza missione dell’Università di Bologna, che mostra come il sapere e le competenze del mondo dell’Università possano interagire con l’istituzione Carcere, il mondo delle Biblioteche e quello della Scuola. Proprio perché si è svolto in un contesto di privazione della libertà e di restrizione dell’accesso esterno, il Progetto ha costituito anche un modello per misurare il cambiamento che la LETTURA CIRCOLARE può innescare nella società, nella comunità accademica, carceraria e nella società. Perché “ogni libro racchiude in sé il cambiamento di ogni lettore”.
Nell’ambito dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030, Il Circolo dei Lettori della Dozza si propone di contribuire a:
I NUMERI. Il Circolo dei Lettori della Dozza ha realizzato vari output, che abbiamo misurato e visualizzato, per condividere la forza dei numeri e avere sempre di fronte lo stato di evoluzione del progetto. Qui l’infografica di Output, aggiornata nel tempo, con i libri letti, i lettori interni al carcere ed esterni, le case editrici e la quantificazione del budget, il numero dei contatti FB, IG e gli accessi al sito del Circolo e di Sala Borsa.
IL CAMBIAMENTO. Il Circolo dei Lettori della Dozza ha cambiato la vita di coloro che ne hanno fatto parte, sia a livello personale che collettivo. Abbiamo voluto misurare gli effetti di lungo periodo generati dal progetto con alcuni questionari, somministrati ai lettori interni ed esterni al carcere: qui l’infografica di Outcome.
Per i detenuti lettori il Circolo ha generato un impatto straordinario sulle pratiche di lettura, sulla valutazione dei libri, le modalità di relazione con la biblioteca del carcere, la disposizione verso una formazione permanente; da cui è emersa una inaspettata tipologia di “lettori semi-forti”.
Per i lettori esterni l’esperienza del Circolo ha cambiato il loro modo di vedere il Carcere, i detenuti, la loro vita; partendo da una conscenza superficiale (60%) o discreta (5%) della realtà carceraria, i lettori hanno cambiato molto (o moltissimo la loro concezione del carcere, e nel 95% dei casi l’esperienza ha fatto anche crescere il loro interesse per temi riguardanti la giustizia, combattendo i pregiudizi e le idee ricevute.