Se già sotto l’ale
Del nero cappello
Nel vin Cromüello
Cercava il signor,
5 Ne’ colmi bicchieri
Ricerco pur io
Men fiero un iddio,
Ricerco l’amor.
Evviva, o fratelli,
10 Evviva la vigna,
Il suolo ove alligna,
L’umor ch’ella dà!
A l’ombra de’ tralci,
Cui ’l sol lieto ride,
15 L’industria s’asside
E la libertà.
O ver se fiorita
Ne gli orti d’Atene
Protesse le cene
20 Del vecchio Platon,
O se lussureggia
Nel suolo ove ardito
Co ’l nero infinito
Fu Vico in tenzon,
25 O dove tra i colli
De l’Arno giocondi
S’aprì de’ tre mondi
La via spirital,
O se del suo succo
30 Più puro e leggero
Scaldò di Voltero
Il riso immortal,
Evviva la vigna
Che l’arti raccoglie,
35 Che il gelo discioglie
Di barbare età!
Anch’io nel suo sangue
Ricerco il signore,
Ricerco l’amore
40 E la libertà.
I re congiurati
Or meditan guerra,
E schiava la terra
Ne gli odi insanì.
45 O prole d’Arminio,
Pur io ti saluto,
Io prole di Bruto;
E bevo a quel dì
Che, su le ruine
50 De’ trenta tuoi sogli
Deposti li orgogli
D’un evo incivil,
La man tu ci stenda
Da l’alpe gelata,
55 La man non più armata
Del ferro servil,
Ma sì del cristallo
Che Praga lavora
E il vino colora
60 Del limpido Ren.
Risplenda su l’urne
De’ vostri riposi,
O padri ringhiosi,
Quel giorno seren:
65 Risplenda: ne’ vóti
A l’itala mano
Francata Murano
La tazza darà.
Su l’alpe arridendo
70 Le avverse contrade
La dea libertade
Quei vóti accorrà.