O scrutator del sotterraneo mondo,
Cui mal pugna natura e mal si cela,
Che a gli amor tuoi nel talamo profondo
Sua virginal bellezza arrende e svela;
5 In questo de’ viventi aër giocondo
Leva gli occhi una volta e l’alma anela:
Qui sorriderti vedi un verecondo
Viso, e la madre a te l’adorna e vela.
E qui saprai se più potente insegni
10 Amore il varco a’ chiusi incendi etnei
O più soave in cuor di donna regni.
Riconfortato poi, dal sen di lei
Torna a giungere ancor, né se ne sdegni,
Con la sacra natura altri imenei.