Se, porto de’ pensier torbidi e fóschi,
Ridesse un campicello al desir mio
Con poca selva e il lento andar d’un rio
A l’aër dolce de’ miei colli tóschi,
5 Vorrei, là in parte ove il garrir de’ loschi
Mevi non salga e regni alto l’oblio,
Pórti un’ara con puro animo e pio
Ne la verde caligine de’ boschi.
Ivi del sol con gli ultimi splendori
10 Ridirei tua canzon tra erbose sponde
A l’onde a l’aure a i vaghi augelli a i fiori:
Gemerebber più dolci e l’aure e l’onde,
Più puri al sole i fior darian gli odori,
Cantando un usignol tra fronde e fronde.