O cara al pensier mio terra gentile
Ch’a la pura sorgendo aria azzurrina
D’alto vagheggi regnatrice umìle
Il pian che largo al biondo Arno dichina:
5 Tu ridi allegra al ciel che di simìle
Gioia t’arride e al tuo favor s’inchina;
A te dolci aure, a te perenne aprile
Veston di verde il campo e la collina
E a te da questo inverno reo la mente
10 Ed il cuor lasso mio tendono a volo:
Tu tieni l’uno e l’altro mio parente
Co ’l fratel che mi avanza, e del tuo suolo
Abbracci quel ch’io non baciai morente:
In te tutto è il mio bene: io qui son solo.