Quando fuor de la pronta anima scossa
Dal dio che per le vene a te fluìa
T’usciva il canto rapido in sua possa
Come de l’Eridàn l’onda natia,
5 La sirena immortal, che guarda l’ossa
Di Maro, alzossi per l’equorea via,
E spirò da l’antica urna commossa
Di cetere e d’avene un’armonia.
Al lazio suon pe’ i curvi lidi errante
10 Come tuon rispondea che chiuso romba
Da Ravenna il toscan verso di Dante.
Rispondea di su ’l Po l’epica tromba.
Tacesti; e tacquer le melodi sante,
Tacque di Maro e d’Alighier la tomba.