E tu pur di viltà scuola e d’inganni
Fosti, o asil de gli oppressi, o tempio; quando,
I fratelli e la patria e Dio negando,
L’interprete di Dio stiè co’ tiranni.
5 Empio! e al ciel si lodò de i nostri affanni,
E benedisse a gli oppressori il brando,
E a l’inferno sacrò qual sé levando
Scotea dal capo del servaggio i danni.
Pronta a gl’imperi d’ogni vil feroce
1o E a le lusinghe del vietato acquisto,
A Dio mentì de’ vati suoi la voce.
Ahi giorno sovra gli altri infame e tristo,
Quando vessil di servitù la Croce
E campion di tiranni apparve Cristo!