I fratelli a i fratelli e i padri a i figli
Chiama Roma inimici, e guerra chiede:
Per vive membra crepitar le tede,
Dritti fra nere croci acciar vermigli,
5 E fra stupri ed oltraggi e sangue e prede
Rapito Cristo da rabbiosi artigli
Delitti a consacrar, con erti cigli
Di tra l’orgie dormite ella già vede.
Già leva il maggior prete in bianche stole
10 Tra la sua turba imbestïata e scempia
La man benedicente e le parole.
Nefandi! oh venga dì che sangue v’empia
Sì che v’affoghi, e sia quel che a voi cóle
Da i sen forati e da la rotta tempia.