O nova angela mia senz’ala a fianco,
Certo dal loco ove bellezza è pura
L’intelligenza tua vestì figura
Di pargoletta donna in velo bianco;
5 E qui venisti al secol rio, che stanco
Del bello adoperar più nel mal dura,
Per drizzar me fuor de la vita scura
Voglioso dietro le tue scorte e franco.
E ben forse avverrà ch’agile e scarco
10 Io prema ancor le tue vestigia sante
Con l’alma teco in un desio congiunta;
Se di tanto mi degna il Primo Amante,
Che, mentre io tenga del mortale incarco,
L’ale tue d’òr non mettan fuor la punta.