E molti e armati e di ferocia immani
Batter misere plebi; e ne le vite
Ne gli aver ne l’onor mettere ardite
Le sanguinose e non pugnanti mani;
5 Poi, le prede gittando in van rapite,
Al suon de l’armi prime i noti piani
Ricercar ne la fuga, ed a i lontani
Presidii erger le fronti isbigottite:
10 Queste son le tue pugne, oste gagliarda.
Ma intatta sorge la regal Torino,
E su ’l libero mar Genova guarda.
Riparate, predoni, oltre Ticino;
Ché ben per la fremente aura lombarda
Vi segue il ferro ed il valor latino.