S’indraca Messerin contro i pedanti,
E del Monti pur ciancia e del Manzoni.
O pecoraio, contastù i caproni?
Quanti piedi han dirieto e corna avanti?
5 Questo servo de’ servi de’ menanti,
Spazzaturaio di composizioni,
Piglia del campo anch’egli e fa sermoni
E se l’allaccia tra’ filosofanti.
Or credi tu de la viltà natia
10 Esserti scosso per tuffar le mani
Dentro l’inchiostro d’una stamperia?
Va fìccati in un cèsso o datti a’ cani!
Che se tu me ’l chiedessi in cortesia
Pur ginocchione e con giunte le mani
15 Per lo dio de’ cristiani,
Un calcio mio non ti vorrei donare;
E ragghia a posta tua se sai ragghiare.
Gli scudi che vuoi dare
Per far dietro a’ pedanti il buggerio,
20 Se fussin soldi loderesti Iddio.
Omicciattolo mio,
Vuoi farla da leone, e se’ asinello
Che mai si vide il più pulito e bello.
Mettetegli il corbello,
25 Carcatelo di ciarpe e di letame,
E co ’l baston cacciategli la fame.