O arcadi o romantici fratelli
D’impertinenza e di castroneria,
Che è questo che vi frulla in fantasia
D’impecorirci i cuori ed i cervelli?
5 Ladre tantaferate a ritornelli
Udimmo troppe, e fu gran cortesia
Non cacciarvi a pedate dietrovia,
Buffoni, arcibuffoni e menestrelli.
Buffoni, arcibuffoni, ite in bordello
10 Con vostri salmi e vostre trenodie
Che d’eretico sanno e di monello.
Voi bestemmiate come genti pie
Co ’l reliquario in man, sotto un mantello
Accoppiando le Taide e le Marie.
15 Dite le litanie,
E non ci ricantate tuttavia
Con stil francioso e di tedescheria
Italia Italia mia!
Or via, che Dante e Niccolò s’inchina
20 A questa bella Italia parigina!
Andate a la berlina,
Ché de le nostre terre italïane
Stalle faceste di bestiacce strane.
Torrei prima il gran cane
25 Od un muftì, che niun de’ vostri eroi,
O i magni italianon che siete voi,
Più perniciosi a noi
Che un battaglion tra svizzeri e croati
E trentamila inquisitori frati.
30 Patriotti garbati,
Smettete la commedia e gli spauracchi,
Ché noi siam tutti stracchi, stracchi, stracchi.
Armatevi di tacchi,
Mettete a le zampette i barbacani:
35 Voi siete tutti nani nani nani.
E per noi italiani,
Se non trovate un diavol che v’impenni,
Voi siete tutti menni menni menni.
Se pria non vi scotenni
40 Cotesta frega di far poesia,
Ne le risaie de la Lombardia
Vogliam farvi una stia;
E vi ci chiuderemo; e per becchime
V’inghebbieremo de le vostre rime.
45 Se vi salvi il lattime,
Vi daremo a mangiar de le ballate,
Dicendovi – Buon pro’, oche infreddate. –
Ma deh non ci scappate,
Che vi racchiapperemo; e i refrattari
50 Saran costretti di compor lunari
In versi settenari
Al lume de la luna e per la bruna
Notte sopra la tacita laguna.
Così farem fortuna,
55 Battendo la gran cassa a i vostri ardori
Lo Spettatore di tutti i colori.