Nascesti dentro d’un secchion da latte,
E a scrivere imparasti in una bótte,
Accordando le rime irte ed astratte
A lo scoppiar de le castagne cotte.
5 A quelle rime strampalate e matte
Sentironsi a bociare asini e bòtte,
Le secchie vomitaron lor ricotte,
E i tegami pugnâr con le pignatte.
Allora crocitando un solreutte,
10 Salisti in Pindo pien di boria il petto;
Ma Febo ti legnò come un Margutte.
Tu montato in arcion d’un somaretto,
Ti preparavi a le future lutte,
Con un orso scudiero al fianco stretto:
15 E d’uno scaldaletto
Difeso, urtasti di tutta baldanza,
Ma il ciuco ti buttò senza creanza,
– Per legge d’eguaglianza,
Ragliandoti su’l muso a ritornelli,
20 Bestie non portan bestie; e siam fratelli. –