No, non son morto. Dietro me cadavere
Lasciai la prima vita. Sopra i vólti
Che m’arrideano impallidîr le rose,
Moriro i sogni de la prima età.
5 I miei più santi amori io gli ho sepolti,
Sepolti ho nel mio cuore i desii sterili.
Ad altri le ghirlande glorïose
E i tuoi premii divini, o Libertà.
O Lete, o Lete, la tua pia corrente
10 Sol dunque ne l’inferno o in eden è?
Fiorisce sol nel verso il pio nepente
Ond’Elena infondea le tazze a i re?
Io vo’ fuggir del turbine co ’l volo
Dove una torre ruinata so:
15 Là come lupo ne la notte solo
Io co ’l vento e co ’l mare ululerò.
Ululerò le lugubri memorie
Che mi fasciano l’alma di dolore,
Ululerò gl’insonni accidïosi
20 Tedi che fuman da la guasta età,
Invidïando il rorido fulgore
De’ miei giovani sogni e i desii splendidi
De le infrante catene e gli animosi
Vostri richiami, o Gloria, o Libertà.
25 Tutto che questo mondo falso adora
Co ’l verso audace lo schiaffeggerò:
Ei mi tese le frodi in su l’aurora,
A mezzogiorno io le calpesterò.
Che se i delùbri crollano e i tempietti
30 Ove l’ideal vostro, o vulghi, sta,
Che importa a me? Non fo madrigaletti
Che voi mitriate d’immortalità.
Oh, pria ch’io giaccia, altri e più forti e fulgidi
Colpi da l’arco liberar vogl’io,
35 E su le penne de gli ardenti strali
Mandare io voglio il vampeggiante cor.
Chi sa che su dal ciel la Musa o Dio
Non l’accolga sanando e sovra il torpido
Padule de l’oblio non gli dia l’ali
40 Da rivolare a gli sperati amor?
giugno 1871