Progetto MAIA

Il progetto MAIA, finanziato dall’Unione Europea, ha lo scopo di sviluppare un sistema di intelligenza artificiale per favorire l’autonomia delle persone con difficoltà motorie. I pazienti hanno bisogno di ausili affidabili, multifunzionali, adattivi e interattivi, cioè intelligenti. MAIA propone di sviluppare un'intelligenza artificiale incentrata sull'uomo e che permetta di controllere dispositivi protesici e di assistenza, captando l'intenzioni di compiere un’azione tramite l’impianto di un sensore cerebrale nel paziente. La tecnologia di MAIA sarà interattiva, incentivando il confronto tra le decisioni del sistema tecnologico e la volontà dell’utente, basandosi sul modello dell’interfaccia cervello-macchina nelle quali vengono utilizzati segnali neurali provenienti prevalentemente dalle cortecce motorie. Inoltre, il paziente avrà il pieno controllo su MAIA, attivandolo e disattivandolo secondo le proprie necessità. MAIA può essere paragonata a un sistema del pilota automatico: il pilota dell’aereo può demandare al pilota automatico il completo controllo delle operazioni di volo o, in specifiche condizioni o esigenze, disattivarlo parzialmente o completamente riacquisendo il pieno controllo del velivolo.

Cos'è MAIA?

PER PAZIENTI E CAREGIVER

 

Perché la vostra opinione è importante?

 

Lo sviluppo di MAIA segue il modello dell’user-center design, ossia un procedimento scientifico di sviluppo tecnologico che posiziona l’utilizzatore finale (la persona con disabilità motorie e i suoi caregiver) al centro del design. Il vostro coinvolgimento è fondamentale perché introduce nella discussione intuizioni, problemi realistici ed esperienze di vita reale, che una volta considerate e risolte aumentano l’accettabilità e la conformità del prodotto.

Nella progettazione di MAIA è quindi essenziale conoscere le opinioni, i bisogni e le necessità delle persone con disabilità motoria e dei loro caregiver.

Se siete una persona con disabilità motoria acquisita (o un caregiver), con un'età compresa tra i 18 e gli 80 anni, e siete interessati a partecipare e ricevere maggiori dettagli potete contattarci al seguente email: psi.maia@unibo.it

Perchè MAIA è importante?

 

Secondo il World Report on Disability dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (2011), la prevalenza mondiale della disabilità si aggira al 20%, cioè una persona ogni cinque individui è affetta da una qualche disabilità. Nelle società industrializzate, le cause più frequenti di grave disabilità motoria con perdita di autonomia personale sono rappresentate dalle lesioni cerebrali acquisite (da causa vascolare o traumatica) e dai danni midollari (sia da causa traumatica che non traumatica). In particolare, si stima che ogni anno in tutto il mondo circa 15 milioni di persone siano colpite da ictus e che circa il 33% di essi riporti una disabilità permanente. Analogamente, si stima che in tutto il mondo si verifichino ogni anno 27,8 milioni di nuove lesioni cerebrali traumatiche e circa 900mila nuove lesioni spinali.

Per quano riguarda l'Italia, il Rapporto ISTAT 2019 stima che il 7,2% della popolazione italiana con più di 15 anni presenti gravi limitazioni motorie, compromettendo fortemente l’autonomia delle persone, e la partecipazione attiva alla vita sociale.

Nonostante gli allarmanti dati sulla disabilità nella popolazione e nonostante il progredire delle conoscenze sulla neurogenesi e la plasticità neuronale, non si prevedono a breve soluzioni tecnologiche che consentano di promuovere un completo recupero basato sulla rigenerazione dei tessuti nervosi danneggiati. Pertanto, terminati gli interventi riabilitativi, è verosimile che una condizione di grave disabilità rimanga tale, per la mancanza di tecnologie adeguate di risposta.