Si indaga il ruolo dell'imitazione nell'apprendimento di movimenti ed azioni complesse. Tale apprendimento si realizza in tutto l'arco della vita dell'individuo ed è massimo nel periodo evolutivo. Sono state finora svolte ricerche su due processi che permettono di riprodurre i movimenti (un processo che recupera le informazioni che già possediamo, contenute in memoria a lungo termine, ed un secondo processo che permettere di decomporre le azioni viste in elementi più semplici, per traslarli in atti motori). Attualmente, si intende sviluppare la ricerca su: il ruolo della rappresentazione corporea nell'imitazione sia in umani sani (adulti e bambini) che con lesioni cerebrali; l'implementazione di modelli computazionali e IA in robot (Performing robots); le are prefrontali e i processi che presiedono al controllo e alla supervisione delle aree parietali preposte al controllo motorio; l'effetto del bias etnico nell'interpretazione delle azioni.
Si indagano i processi cognitivi e cerebrali che presiedono la rappresentazione del corpo. In particolare, si intende studiare “se” e “quali” siano le modificazioni indotte da alterazioni di tipo fisico (ad es. assenza congenita di un arto, amputazione traumatica di un arto, trapianto di un arto) e come differenti rappresentazioni del corpo principalmente legate all'azione (schema corporeo) o alla rappresentazione visuo-spaziale (rappresentazione strutturale del corpo) interagiscano tra loro.
Inoltre, si indagano i processi di incorporazione (embodiment) delle protesi o dei device assistivi nella rappresentazione del corpo.
Si studiano i processi cognitivi e i substrati anatomici coinvolti nell'interazione con gli oggetti e la loro rappresentazione d'uso, sia in individui sani che con lesioni cerebrali. A questo scopo, si intendono utilizzare sia approcci sperimentali comportamentali classici che la stimolazione magnetica transcranica (TMS). Inoltre, si vuole procedere alla verifica del modello cognitivo/funzionale derivante in pazienti con lesioni cerebrali e particolari deficit legati al controllo motorio (pazienti con aprassia ideativa ed ideomotoria).
The uncomfortable: We would like to thank Katerina Kamprani, the artist who allowed us to use her artwork from the artistic project “The uncomfortable".
Si vuole indagare quali siano gli effetti di diverse tipologie di attività fisica (open vs. closed skill; pause attive scolastiche) su molteplici processi cognitivi nell'adulto (giovane ed anziano) e nel bambino. Oltre ad un aspetto teorico, si intende sviluppare dei possibili training fisici per il mantenimento delle abilità cognitive nell'anziano sano e il rallentamento del declino cognitivo negli individui con MCI (mild cognitive impairment).
Si vuole andare ad indagare il legame tra l'intelligenza e vari processi cognitivi, da quelli di base, come, ad es., l'integrazione multisensoriale (usando il Sound-Induced Flash Illusion, SIFI) a qualli più complessi, come il ragionamento e il decision-making, sia in individui adulti che in bambini.
Si svolgono attività ricerca inerenti allo studio dei fattori psicologici, emotivi e comportamentali alla base dell’accettazione delle tecnologie assistive da parte di persone che hanno "vulnerabilità" legate a problematiche non trasmissibili, i.e., problemi motori secondari a danno neurale centrale o periferico, o demenza.
Si studiano le tematiche dell'interazione uomo-ICT o uomo-robot e all'incorporazione (embodiment) nei processi cognitivi di tali device.
Inoltre, si elaborano progetti ad intervento sperimentale focalizzati sull’individuazione condivisa della tecnologia più appropriata, sul superamento delle possibili barriere psicologiche, e sui cambiamenti contestuali necessari, basandosi sull'analisi dei bisogni espressi, dei dati sulla qualità di vita, e i livelli di funzionamento psico-fisico della persona e dei caregiver primari (end-user co-design).