(1875-1961)
Si laureò a Torino nel 1896 come allievo di Corrado Segre. Divenne professore a Cagliari nel 1906 per poi trasferirsi a Parma e infine a Bologna nel 1910. Vi rimase fino al 1938, quando fu allontanato dalla cattedra a causa delle leggi razziali. Si spostò in Argentina dove volle rimanere anche dopo il rinnovo dell'offerta della cattedra bolognese. Lavorò sui principi di Dirichelet dopo Arzelà e Hilbert. Introdusse quelle furono chiamate le funzioni di Beppo Levi fino a che non furono ricondotte alla classe delle funzioni di Sobolev. Si occupò di problemi di geometria algebrica e di fondamenti dell'analisi. Fu tra i primi a valutare criticamente questioni connesse ai postulati di Zermelo. Si deve sempre a lui il teorema di integrazione delle successioni monotone, importante nella teoria dell'integrale di Lebesgue.
(Fonte: "Il Dipartimento di Matematica dell'Università di Bologna: Personale, strutture, attività di ricerca - Anno accademico 1988-89" a cura di M. Bernabei e P. Negrini, editrice CLUEB)