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La proposta è coordinata dall’U. di Bologna che si occuperà della di riprogettazione generale del dispositivo per gli aspetti di ottimizzazione strutturale, impiantistica e termodinamica, fluidodinamica, vibrazionale, elettronica e controllo. La base tecnica sarà offerta dal Defendertech Mod. DT800 messo a disposizione da Tek Group srl e da Altamax. Queste aziende entreranno nel progetto in una ottica di co-ingegnerizzazione fornendo risorse proprie, supporto tecnico e conoscenze pregresse, incluso brevetti. Metterà inoltre a disposizione la propria struttura produttiva per la realizzazione del prototipo (Fase1) e pre-serie (Fase2). Con l’azienda, l’U. di Bologna stringerà accordi di protezione e sfruttamento industriale dei risultati. L’ U. di Palermo si occuperà di verificare in modo indipendente l’efficacia del trattamento in termini di: i) capacità di deposito del materiale igienizzante su un ambiente di prova con analisi morfologiche, SEM e AFM, ii) capacità di neutralizzazione del prodotto antivirale dalle superfici; iii) abbattimento della carica virale (con prove effettuate da laboratorio esterno mediante coronavirus inattivati). L’ U. di Chieti-Pescara, oltre a ideare e gestire gli esperimenti, procederà a sviluppare modelli numerici semplificati per la stima dell’impatto dei parametri di nebulizzazione sull’efficacia di trattamento. Per questo aspetto sarà coadiuvata da esperti di rischio sanitario e di sicurezza dell’U. di Bologna.