È un progetto di ricerca industriale, frutto di una collaborazione Università-Impresa, che si propone di mettere a punto e rendere subito disponibile un ‘sanificatore per ambienti, autonomo e programmabile’, pensato ora per un contrasto efficace alla diffusione del SARS-CoV-2, ma anche adatto in condizioni post-emergenziali ad un utilizzo più generale quale sistema virucida e battericida. Questo risultato sarà raggiunto riconvertendo un dispositivo di nebulizzazione già utilizzato per scopi diversi in modo da consentire la vaporizzazione e rilascio controllato di sostanze igienizzanti.
Il progetto è cofinanziato dal Ministro dell'Università e della Ricerca all'interno del Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR), linea 'Contratto al Covid'.
Caldaia, sistema di riscaldamento, augelli di nebulizzazione saranno riprogettati in termini di meccanica, materiali, termodinamica, fluidodinamica e metodi produttivi. Tutta l’elettronica sarà aggiornata per garantire nuove funzioni di gestione e controllo, compreso una riconfigurazione autonoma e ottimale dei parametri di nebulizzazione (es. tempistiche, temperature, pressioni) sulla base dell’ambiente da trattare (es. dimensione, tipologia, frequenza di trattamento) e dell’igienizzante in uso.
In Fase1 (entro 6 mesi) si arriverà alla realizzazione di un prototipo e al suo test funzionale in (almeno un) ambiente operativo rispetto ad uno specifico igienizzante, il Rely+On Virkon della Lanxess. La funzionalità del prototipo sarà verificata misurando la capacità di depositare una appropriata quantità di igienizzante in ogni zona dell’ambiente. In termini di TRL, sezioni significative di un dispositivo già a TRL9 (prodotto in 3.000 esemplari/anno) saranno variate portando il nuovo sistema ad un TRL7 rispetto alle funzioni aggiunte. In Fase2 (entro 12 mesi) si procederà alla qualificazione completa del dispositivo in (almeno) 5 differenti ambienti operativi (aziendale, scolastico, ospedaliero, casalingo, trasporto) con i relativi protocolli di uso. Le prove di funzionalità generale dell’impianto saranno accompagnate dalla modellazione e verifica degli effetti del trattamento nell’ambiente, compreso misure di abbattimento della carica virale rispetto alla presenza di un coronavirus (no SARS-CoV-2). Il sistema sarà così portato a TRL9, avviando l’industrializzazione. Il progetto prevede, tanto in Fase 1 che Fase 2, il deposito di brevetti e la definizione di accordi pubblico-privato di sfruttamento commerciale dei risultati, compreso un business plan per la creazione di uno spin-off dedicato alla produzione e vendita dei nuovi dispositivi.