Progetti attivi

Il sito di Phoinike e la Missione archeologica italo-albanese sono i protagonisti di diversi progetti di studio e ricerca. Attualmente i progetti attivi interessano una vasta area d'indagine: dall'archeologia del paesaggio, allo studio di pitture e degli apparati funerari come elementi utili alla comprensione della cultura locale antica.

Progetto Archeologia della Morte in Illiria ed Epiro

Un decennio di scavi nella necropoli di Phoinike hanno condotto alla creazione di un gruppo internazionale per lo studio dei principali contesti funerari di età ellenistico-romana in Illiria ed Epiro.

Ritualità funeraria e simbolismo religioso in Illiria ed Epiro

La presenza in Albania, a partire dal 2000,  di una Missione Archeologica dell’Università di Bologna ha condotto ad un decennio di scavi archeologici all’interno della necropoli della città ellenistico-romana di Phoinike. Queste ricerche, condotte sul campo dal 2001 al 2011, hanno condotto alla creazione di un Gruppo di ricerca internazionale coi partner albanesi che finora ha prodotto la pubblicazione di un volume dedicato (2018), di un Convegno Internazionale (Tirana 2019) e di un volume con gli atti del Convegno (2020). Il Progetto di ricerca intende studiare i principali contesti funerari di età ellenistica e romana presenti in Illiria ed Epiro, con particolare attenzione agli spetti della ritualità funeraria e del simbolismo religioso.

Archeologia della morte in Illiria ed Epiro. Studio dei contesti funerari, della ritualità e dei valori simbolici delle necropoli greche e romane in Illiria ed Epiro

Pinxerunt

Nato come studio dei materiali di età ellenistica della Sicilia, il progetto si propone di estendere la ricerca in contesto Adriatico, dunque sui siti d'interesse storico.

Comprensione della decorazione pittorica in contesti adriatici

Il Progetto, condotto insieme al Parco Archeologico e Paesaggistico “Valle dei Templi” di Agrigento si propone di studiare e valorizzare il patrimonio pittorico siciliano di età ellenistica e romana partendo proprio dai recenti rinvenimenti effettuati nel Parco di Agrigento. Qui infatti, a partire dal 2016, è attiva una Missione Archeologica dell’Università di Bologna col compito di scavare e studiare l’insula III del cd. Quartiere ellenistico-romano. I rinvenimenti di pitture parietali e stucchi modanati in crollo, effettuati a partire dal 2017, hanno condotto alla creazione di un gruppo di ricerca su questo tema, che finora ha prodotto due Field School (2018 e 2019), una Mostra presso il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” (2020) e un Catalogo (2020).

PINXERUNT. Studio e valorizzazione delle pitture parietali di età ellenistica e romana della Sicilia e dei contesti adriatici

Sitarc

Il Sistema Informativo Territoriale Archeologico della Regione Caona nasce con le ricognizioni nel territorio della città di Phoinike.

Il territorio online

Il progetto SITARC, Sistema Informativo Territoriale Archeologico della Regione Caona nasce originariamente all’interno dei lavori e delle attività della Missione Archeologica italo-albanese a Phoinike, attiva nell’Albania meridionale dal 2000, con le ricognizioni nel territorio della città di Phoinike.

Dall’inizio del 2007 il progetto si è dotato di una cornice istituzionale nuova che gli permette di estendere il campo d’azione non solamente a territorio della città antica di Phoinike ma a tutto il territorio della Caonia antica. Si tratta dell’approvazione da parte dell’Istituto Archeologico di Tirana del progetto di ricognizione, censimento, rilievo e documentazione dei siti archeologici delle province di Saranda, Delvina e Gjirokastra (coincidenti con il territorio dell’antica Caonia). Questo progetto di ricerca è diventato operativo in primavera del 2007 con la prima campagna di ricognizioni (alta valle del Pavla) e ha coinvolto persone e mezzi dell’Istituto Archeologico di Tirana e della Missione Archeologica Italiana a Phoinike [Firmato da Albana Meta e Saimir Shpuza per l’Instituto archeologico albanese e Julian Bogdani. Il progetto l’accordo viene in aiuto a due ricerche precedentemente avviate legate a tesi di dottorato precedentemente avviate, una riguardante la romanizzazione dell’Illiria meridionale e dell’Epiro settentrionale (S. Shpuza, Istituto di Archeologia di Tirana – Università della Sorbona Parigi) e l’altra riguardante i processi di formazione urbana durante l’età tardo-classica ed ellenistica nell’Epiro settentrionale (J. Bogdani, Università di Bologna)].

Il progetto si muove attualmente su due direzioni di ricerca. La prima è diretta verso l’acquisizione di tutte le informazioni attualmente disponibili sulle testimonianze antiche nella regione. Questa fase di ricerca, ormai prossima alla fine ha affrontato tutta la bibliografia archeologica riguardante la regione e la creazione di una banca dati bibliografica dei siti di interesse archeologico. In questa fase è stata pure raccolta tutta la documentazione grafica (piante, sezioni ecc) pubblicata e allegata alla banca dati.

Secondariamente, ma dal punto di vista operativo in parallelo, si è proceduto alla verifica nel terreno di tutte le informazioni raccolte e alla nuova documentazioni dei siti. Quest’ultima prevede il posizionamento il più preciso possibile dei siti, utilizzando tecnologia GPS; dove possibile il loro rilievo (ancora una volta tramite tecnologia GPS o, dove la situazione lo permette, con strumentazione ottica di alta precisione, Total Station), nuove ed aggiornate schedature secondo standard attuali ecc.

Tutto il materiale è attualmente raccolto in una banca dati creata ad hoc, serivizio offerto da BraDypUS , che utilizza la tecnologia di internet per rendere i dati fruibili ed aggiornabili da più utenti con vario grado di accessibilità. In questo modo tutti i dati schedografici (tutte le informazioni descrittive e interpretative sui siti visitati o schedati da bibliografia), e tutti i documenti grafici allegati (fotografie, piante d’archivio o di nuova acquisizione, fotopiani ecc.) sono attualmente consultabili e aggiornabili tramite interfaccia web.

Considerando l’importanza di questi giri ricognitivi nel territorio, e l’inaccessibilità di molti luoghi visitati, si è deciso di non limitarsi in questo ‘censimento’ solamente dei resti archeologici, ma di considerare e registrare anche altri beni culturali, architettonici o artistici, di interesse generale. In questa categoria entrano molti edifici sacri, che per la loro antichità, architettura, arredo interno o impianti decorativo, presentano interesse dal punto di vista artistico e/o turistico.
Queste considerazioni introducono un ulteriore problema che è quello della sicurezza. Per molti siti di interesse archeologico, artistico o turistico la pubblicità di certe informazioni collegate al loro posizionamento e contenuto può pregiudicarne seriamente la conservazione. Questo problema coinvolge soprattutto siti archeologici quali le necropoli, o altre tipologie non propriamente archeologiche come le chiese con arredi mobili di valore e simili. Non è possibile per queste tipologie di monumenti rendere pubbliche informazioni che in altre circostanze sarebbero molto utili alla loro fruizione. Per questo motivo le basi dati on line sono debitamente protette tramite chiavi di accesso di vario livello, e per questo motivo che una eventuale pubblicazione dei dati dovrà necessariamente tenere conto di queste esigenze.

Oltre al dato schedografico e grafico il sistema SITARC prevede anche una adeguata base cartografica, organizzata su una piattaforma G.I.S.
Questa piattaforma attualmente comprende una vasta gamma di fonti cartografiche, cominciare dalla cartografia storica (cartografia IGM levate di varie annate tra le due guerre mondiali, utilissime per la ricostruzione del paesaggio antico) a quella attuale (cartografia ufficiale albanese di varie annate di pubblicazione, cartografia americana ecc.) alla più recente cartografia numerica (radio-fotografie satellitari, copertura di curve di livello in formato vettoriale ecc.). Inoltre si dispone di fotografie satellitari, aere da aquilone, rilievi di vario genere (ottici, GPS, manuali ecc.).

Attualmente questi dati sono consultabili solamente in locale, su macchine presenti nelle sedi dell’Università di Bologna, ma presto si pensa di migrare tutta questa struttura in architettura web, in modo simile con quanto già fatto per il dato schedografico e grafico.

In questo modo potrà essere fruibile, sempre con le restrizioni di accesso dovute e descritte sopra, l’intero progetto, sulla piattaforma WebG.I.S.