Segreta Agrigento. Radici d'Antico

Conoscenza, progettualità e condivisione. Una serie di attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale hanno come esito una mostra: un affaccio sulle origini dell'antica Akragas.

Segreta Agrigento. Radici d'Antico

Riscoprire la città

 

La mostra Segreta Agrigento. Radici d'Antico apre al pubblico un inedito e affascinante capitolo dell'antica Agrigento, svelando per la prima volta un laboratorio di medicina naturale e produzione di un collirio: il lykion, antico rimedio dalle virtù curative, creato con erbe officinali.

Dai depositi del Museo Archeologico di Agrigento, reperti mai esposti prima emergono a testimoniare l’abilità degli antichi artigiani nel preparare medicinali grazie alla ricchezza di saperi botanici e terapeutici.

 Gli oggetti e la mostra

Attraverso reperti selezionati il visitatore è condotto nel cuore di un’antica officina, un laboratorio della salute dove piante locali e conoscenze botaniche trovavano espressione in prodotti per il benessere. I visitatori apprezzeranno il legame profondo tra Uomo e Natura, un rapporto di armonia e conoscenza che si traduceva in pratiche curative.

La mostra si intreccia con il vicino Giardino Botanico, un luogo unico che custodisce specie mediterranee, alcune delle quali impiegate nell'antichità per la preparazione del lykion. In questa dimensione, Segreta Agrigento. Radici d'Antico invita a una riscoperta del patrimonio naturale e culturale di Agrigento, offrendo un’esperienza immersiva che lega archeologia e botanica, scienza e storia, in un viaggio suggestivo alle radici della salute.

Un progetto. Tanti attori

Nell'ambito delle iniziative per la celebrazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, il Questore dott. Tommaso Palumbo, il Direttore della Direzione Regionale Sicilia dell’Agenzia del Demanio arch. Silvano Arcamone e il Direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi arch. Roberto Sciarratta hanno firmato l’accordo di collaborazione per il progetto Rupe Atenea che prevede lo studio, la valorizzazione e la fruizione dell’area archeologica della Caserma D. Anghelone di Agrigento. L’obiettivo della collaborazione è restituire un tassello dell’antica Akragas al pubblico. L'accordo rientra nel progetto Un giorno da archeologo: scavo didattico e cantiere aperto. La direzione delle attività di ricerca, studio, progettazione e valorizzazione è affidata al prof. Giuseppe Lepore del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna. Collaborano al progetto la dott.ssa Maria Serena Rizzo (Parco Valle dei Templi), dott.ssa Valentina Caminneci (Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Agrigento), dott. Giuseppe Avenia e dott.ssa Donatella Mangione (Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo di Agrigento). Le attività sono dirette sul campo dal dott. Michael Benfatti (PhD Dipartimento di Beni Culturali - Università di Bologna).

Come raggiungere la mostra

Polizia di Stato - Via Francesco Crispi, 101, 92100 Agrigento