Talento

   Il percorso pluriennale della Summer school  Parole dell’Innovazione giunge alla sua quarta edizione.  Fino ad ora abbiamo affrontato il tema attraverso le parole Tempo (2021), Macchine  (2022) e Progresso (2023).  

   La parola del 2024 è Talento. Tale parola ci induce inevitabilmente a focalizzare lo sguardo sul soggetto umano, perché il talento non è una entità anonima e generica, ma appartiene all’uomo, ad ogni uomo. Ed è  l’uomo che può impegnarsi e lavorare  per incrementarlo. Può metterlo a frutto e servirsene a beneficio suo e dell’intero mondo.

   Il talento è ciò che connota la persona. Ciò che contribuisce ad introdurla al rapporto con la realtà. Ciò che collabora a configurare la sua immagine nella società degli uomini. E quanto più le macchine, in particolare l’IA, entreranno a far parte del nostro quotidiano, tanto più dovremo essere consapevoli della peculiarità del talento umano. Come scrive Adam Grant “padroneggiare le abilità che ci rendono umani diventa sempre più cruciale.”

   La consapevolezza e la cura del talento è sempre più decisiva. Il talento infatti rappresenta uno dei fattori fondamentali per la formazione del capitale umano. E tale capitale è frutto di una sempre maggiore comunicazione  tra i diversi saperi, tra formazione e lavoro, tra economia e cultura, tra dimensione umanistica e tecnologica. Solo tale mediazione di saperi garantisce una adeguata  valorizzazione dei talenti e una loro messa a frutto.   

      Le dinamiche umane generate dal rapporto tra la persona e il suo talento generano impresa, lavoro, ricerca, innovazione. Il tema del talento pertanto si trova nello snodo delle più acute problematiche che il mercato del lavoro e la formazione del capitale umano evidenziano.