Archivio 2020/2021

Di seguito le locandine degli eventi svolti durante l'a.a. 2020/2021

Giugno 2021

Giugno 2021

La valorizzazione del plurilinguismo per l'apprendimento integrato

L’educazione interculturale ha una sua storia ormai pluridecennale e si è sviluppata a partire da bisogni emersi in seguito alle prime ondate di inserimenti di alunni stranieri nelle scuole italiane. Sulla scia di tali ondate, la necessità è stata quella prima di rivedere l’impianto progettuale dell’azione didattica alla luce di uno sfondo integratore che permettesse di rendere inclusiva l’accoglienza dei nuovi alunni stranieri, poi l’attenzione si è spostata sul recupero e sulla valorizzazione della L1. Ora, a nostro avviso, siamo giunti a una nuova fase: la consapevolezza che le diverse lingue presenti nelle classi non sono oggetti da valorizzare, ma strumenti di apprendimento integrato. Inoltre, è sempre più presente la definizione di “repertorio linguistico” d’origine e di arrivo. Tale definizione rende la condizione dell’alunno in classe molto più aderente alla realtà: nessuno di noi è abitato da un’unica lingua, ma da un insieme di lingue conosciute e utilizzate a livelli diversi, per scopi diversi. Ecco, allora, che l’educazione interculturale si inserisce in un nuovo processo atto a riequilibrare i rapporti tra le lingue, restituendo una funzione costruttiva nel percorso di apprendimento a ogni lingua presente in classe, proprio perché ogni lingua vale. In questa prospettiva può essere inquadrata anche l'analisi del contatto fra lingue diverse, nel nostro caso, tra l'arabo e l'italiano.

Maggio 2021

Entrare a far parte del gruppo classe: Il ruolo di bambini e bambine nell'inserimento a scuola dei neo-arrivati

Cosa succede quando un bambino non nativo fa il suo ingresso nella scuola italiana? In questo incontro cercheremo di vedere come avviene concretamente il processo di socializzazione linguistica e culturale che porta il bambino a diventare un membro competente della nuova comunità in cui si è inserito. In particolare, il focus sarà sul ruolo di compagni e compagne in tale processo e sulla rilevanza didattica e pedagogica di questa risorsa all'interno della classe.

Aprile 2021

Mobilità internazionale e dinamiche interculturali

 

L’incontro presenterà le caratteristiche della popolazione studentesca straniera e/o di origine straniera nei diversi percorsi formativi, la relazione fra migrazioni, generazioni e processi di inclusione e alcune dinamiche interculturali. In particolare, dopo aver esposto i dati principali e le questioni più rilevanti, ci si soffermerà sulle specificità di alcune collettività nazionali e sugli intrecci fra cultura, biografia e appartenenza religiosa.

Marzo 2021

Diritto e intercultura. Il caso dei nuovi costituzionalismi in America Latina

 

Le Costituzioni di Ecuador e Bolivia del 2008 e 2009 definiscono lo Stato come “interculturale”. L’interculturalità, almeno sulla carta, pervade ogni aspetto della relazione fra Stato e cittadini. In questi Paesi, l’interculturalità è legata a un obiettivo di decolonizzazione dello Stato e della società, parte dell’agenda politica dei popoli indigeni, che diventano soggetti attivi nei processi costituenti. Silvia Bagni (UNIBO) ne parla alle Officine dell'Interculturalità.

Partecipanti:
Silvia Bagni (Unibo)

Febbraio 2021

#Odio. Spunti di resistenza (interculturale) alla violenza delle parole

Di «linguaggi», «discorsi», «parole d’odio» – o, per usare l’originaria locuzione inglese, di «hate speech» – sentiamo parlare quasi tutti i giorni. Sembrano far parte, ormai, della comunicazione quotidiana, pubblica o privata, online o offline. Spesso sono soltanto un rumore di fondo a cui non facciamo più caso. Ma quanto ne sappiamo, davvero? Sapremmo definirli, riconoscerli e, possibilmente, decostruirli? Federico Faloppa – autore di #Odio. Manuale di resistenza alla violenza delle parole, coordinatore della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio, e membro del Committee of experts on combating hate speech del Consiglio d’Europa – prova a fornire alcuni spunti, in prospettiva interculturale, per rispondere a queste domande. Dalle definizioni linguistiche a quelle giuridiche, dai discorsi offline a quelli online, dal lessico più esplicitamente aggressivo alle strategie discorsive basate su forme più implicite, dai bersagli diretti a quelli indiretti, dall’odio intersezionale a quello “dei giusti”, dalle sfide sociali a quelle digitali, non mancano infatti i temi di riflessione per cercare di capire che cosa sia oggi l’hate speech, e come – forse – si possa contrastare. 

 

Federico Faloppa è professore associato di Italiano e Linguistica all’Università di Reading (UK). Da vent’anni il suo lavoro si focalizza sulla costruzione dell’alterità attraverso il linguaggio, su politiche linguistiche e migrazioni, sulla rappresentazione delle minoranze e dei fenomeni migratori nei media, sul razzismo nel linguaggio e sui discorsi d’odio. Su questi argomenti ha pubblicato diverse monografie, tra cui :  Parole contro. La rappresentazione del diverso in italiano e nei dialetti (2004), Razzisti a parole (per tacer dei fatti) (2011), Sbiancare un etiope. La pelle cangiante di un topos antico (2013), Brevi lezioni sul linguaggio (2019), e #Odio. Manuale di resistenza alla violenza delle parole (2020). Con il fotografo Luca Prestia ha lavorato al progetto e alla mostra Beyond the border. Segni di passaggi attraverso i confini d’Europa, sulla stratificazione dei segni linguistici in alcuni confini del Vecchio Continente. È vice-presidente della Fondazione Alexander Langer Stiftug di Bolzano, e dal 2018 è consulente per Amnesty International Italia sui temi dei discorsi d’odio e su linguaggio e discriminazione. Coordina la Rete nazionale ed è membro del comitato di esperti del Consiglio d’Europa che sta stilando le nuove linee guida sul contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio per i 47 paesi membri del Consiglio

Dicembre 2020

Canzoni e cantanti nei contesti ex-minerari. La musica come strumento di espressione, memoria e inclusione nei contesti multiculturali del Belgio

 

A cura di Sonia Salsi e del rapper Don Luca

Novembre 2020

Plurilinguismo, affettività e identità emergenti nelle interazioni fra richiedenti asilo e personale medico in Francia

Nel suo intervento Vanessa Piccoli proporrà alcuni dei risultati delle ricerche da lei condotte presso l’Ecole Normale Supérieure di Lione nell’ambito del progetto REMILAS (REfugiés, MIgrants et leurs LAngues face aux services de Santé), che, fra il 2016 e il 2020, ha coinvolto linguisti, sociologi e psicologi con l’obiettivo di studiare la comunicazione con pazienti migranti in ambito medico in Francia.

Basandosi sull’analisi conversazionale di un corpus audiovisivo di 92 consultazioni fra diversi professionisti del settore sanitario e pazienti di origini varie, l’intervento si concentrerà in particolare sulla relazione fra plurilinguismo, identità e affettività in questi contesti. Tre nuclei di analisi verranno presentati: in primo luogo, un’analisi della produzione da parte degli operatori sanitari di frammenti discorsivi nella lingua madre del paziente durante le consultazioni permetterà di riflettere sull’efficacia comunicativa e sulla funzione affettiva di tale pratica plurilingue. In maniera speculare, concentrandosi sul ricorso a frammenti in francese (lingua seconda) da parte di richiedenti asilo che si esprimono nella loro lingua madre con la mediazione di un interprete professionale, il secondo nucleo di analisi esplorerà le implicazioni identitarie dell’utilizzo del francese in questo contesto. Infine, la relazione dei richiedenti asilo con la lingua francese e con il suo apprendimento verrà indagata sulla base di alcune sequenze di consultazioni psicoterapeutiche in cui i pazienti parlano delle loro difficoltà e insicurezze di apprendenti.

Ottobre 2020

UNIcittà in AULA: Sguardi di ieri e di oggi sul Patrimonio dell'Università di Bologna

 

Uno sguardo inclusivo sul patrimonio culturale di Unibo e di altri luoghi del sapere da parte di studenti e studentesse in mobilità - incoming e outgoing - prendendo spunti da testi in cui personalità del passato parlano della nostra Università.

Partecipanti:
Antonella Luporini, Ana Pano, Monica Perotto, Monica Turci e Valeria Zotti - Ideatrici del Progetto UNICittà vincitore del bando “Riscopriamo la città 2019” della Fondazione Carisbo di Bologna.

Intervento in collaborazione con Rita Monticelli (delegata del Rettore per le pari opportunità) e le studentesse Vera Kazartseva, Camilla Licari, Ludovica Paparelli, e Elisa Melo Franco Santos

Settembre 2020

Educazione interculturale indigena: un'esperienza dall'Ecuador

 

L'incontro verterà sulla condivisione dell'esperienza di servizio civile internazionale svolta nella scuola interculturale e bilingue Yachay Wasi, situata nella periferie di Quito (Ecuador), e nata con lo scopo di creare un ambiente educativo accogliente e privo di discriminazioni nei riguardi degli studenti di origine indigena ed afroecuatoriana, dove trasmettere i valori e i principi della cosmovisione andina anche all'interno dello spazio metropolitano.

Ilaria Stefani: nata a Forlì nel 1990. Ha conseguito la laurea triennale in lingue e letterature straniere all'università di Bologna e la magistrale in lingue e letterature euroamericane all'università di Padova. Ha lavorato principalmente nel settore della cultura e come insegnante di lingue. La sua passione per la letteratura e cultura latinoamericana l'ha portata a svolgere un anno di servizio civile in Ecuador con ENGIM Internazionale.