Insegnanti e Dirigenti Scolastici

Strumento

Questionario di 58 domande a risposta multipla o aperta

Attività ritenute essenziali per un servizio ottimale di psicologia scolastica
Percezione del bisogno della figura dello psicologo all’interno dell’istituzione scolastica
Modalità ideali di erogazione del servizio per i dirigenti scolastici

Cosa ci dicono insegnanti e dirigenti scolastici.

Presenza disomogenea: La figura dello psicologo scolastico è presente solo in una parte delle scuole italiane, con notevoli disparità territoriali e organizzative.
Modello reattivo e frammentario: Lo psicologo è spesso coinvolto in modo occasionale, con incarichi temporanei e interventi limitati a situazioni di crisi.
Risorse insufficienti: Le ore a disposizione sono generalmente scarse e i contratti ad ore non permettono un’azione sistemica o continuativa.
Mancanza di linee guida nazionali: L’assenza di una regolamentazione univoca ostacola la strutturazione di servizi psicologici scolastici efficaci e stabili.

Passaggio da un modello reattivo a uno preventivo e sistemico: Docenti e dirigenti auspicano un servizio orientato alla promozione del benessere, non solo alla gestione del disagio.
Presenza stabile e integrata dello psicologo: Si desidera una figura continuativa, inserita nella comunità scolastica, capace di intervenire su più livelli (individuale, di gruppo, di sistema).
Interventi estesi all’intera comunità scolastica: Si sottolinea l’importanza di azioni rivolte non solo agli studenti, ma anche a insegnanti, famiglie e classi.
Collaborazione e corresponsabilità: È considerata strategica la costruzione di un servizio fondato su relazioni di partenariato tra scuola, famiglia e psicologo.
Allineamento con modelli internazionali: Si propone un profilo professionale dello psicologo scolastico che supporti l’apprendimento, la salute mentale e le competenze relazionali, collaborando attivamente con tutto il sistema scuola.