Fin dall’antichità e anche nella cultura pop degli ultimi decenni, le Amazzoni, un popolo di donne guerriere che vivono separate dagli uomini, affascinano tanto quanto terrorizzano il nostro immaginario collettivo. A volte feroci e sublimi, a volte selvagge, lascive o mostruose, le Amazzoni, assunte come archetipo della donna guerriera, mettono in discussione, nelle loro molteplici rappresentazioni letterarie e iconografiche, il rapporto degli antichi greci, ma anche della nostra società occidentale, con il genere, l’amore, la sessualità e la violenza. Questo libro si propone di studiare l’evoluzione della rappresentazione delle Amazzoni durante l’Antichità nonché la loro reinterpretazione nel cinema e in alcune serie televisive, dagli anni 1950 ad oggi.
«Uguali agli uomini, virili (Iliade, III, 189), ribelli agli uomini o che li odiano (Eschilo, Prometeo incatenato, 724), assassine di uomini (Erodoto, IV, 117), le Amazzoni, così qualificate, costituivano nell'antichità affascinanti contro-modelli per i Greci che dedicarono loro molteplici storie e che le rappresentarono in diverse categorie di lotta o in guerra contro di loro (amazzonomachia). Figure femminili inquietanti e androgine, per i Greci, che temono possano essere modelli fuorvianti per le mogli dei cittadini. [...] Più in generale, queste Amazzoni, guerriere ipersessualizzate, rimangono oggi straordinarie figure femminili che conducono, attraverso i discorsi e le rappresentazioni di cui sono oggetto, a sollevare questioni legate alle identità, alle relazioni di genere, alla guerra (di genere) e alla violenza (femminile). [...] E' bene riflettere su questi temi per comprendere meglio le attribuzioni di genere e i rapporti di dominio non esenti dalla violenza tra gli antichi greci così come nelle nostre società occidentali contemporanee.»
(Dalla Prefazione, di Florence Gherchanoc)
GIULIA IPPOLITO
Laureata in Scienze storiche e orientalistiche presso le Università di Bologna e di Paris-Diderot (Université Paris Cité), possiede anche una laurea magistrale Professione insegnante dell’università di Rennes 2. Insegna attualmente storia e geografia in Francia.