"Ophis et ovum mundanum Tyriorum". Snake and world egg of the inhabitants of Tyre. 1774. Bryant, Jacob, 1715–1804. A new system, or, An analysis of ancient mythology. vol II plate IV. James Basire, 1730–1802 (engraver)
La Collana LARES. I linguaggi delle religioni pone al centro del proprio interesse epistemico la religione intesa – nella sua declinazione singolare (discorso improntato sull’esperienza del sacro) e plurale (manifestazioni storiche e relative specificità culturali) – come sistema di azione basato sulla comunicazione, secondo la celebre definizione di Kenneth Burke (The Rhetoric of Religion. Studies in Logology, Berkeley 1970). La religione è linguaggio in quanto sistema di simboli in grado di creare reti di significazione complesse. Il linguaggio della religione è fenomeno articolato perchè coinvolge la sfera polisemica del sacro, del numinoso, del “separato”, fino ad arrivare alla molteplicità di linguaggi in cui può essere declinato il discorso religioso – linguaggio del mito, del rito, delle immagini, linguaggio degli archaià, delle epigrafi, delle monete, dei manufatti, ma anche linguaggio del cinema, del teatro, della narrativa, dell’arte, in tutte cioè le produzioni umane atte a veicolare contenuti di senso.
La collana intende dunque seguire un doppio filo di analisi, all’intersezione tra religione come discorso e linguaggio, in tutte le declinazioni che l’ambito inferenziale del termine riesce a evocare: linguaggio del sacro, della violenza, del disincanto, della salvezza, della persecuzione, della tolleranza, del dialogo, della disputa, della krisis, dello scisma, etc., ma anche linguaggio nella sua accezione formale, come langue e parole, fisso nella struttura, liquido nell’uso, come i sistemi religiosi (e il sistema “religione”) a cui è rapportato. La collana accoglie lavori che si pongano come obiettivo primario l’indagine sulla “logologia” del “fatto” o “fenomeno” religioso nelle sue manifestazioni storiche e nei processi di acculturazione, inculturazione, restaurazione, mutamento in società culturalmente predisposte, in quanto storicamente esposte, al contatto e al cambiamento, analizzandone i contesti retorici, gli sviluppi semantici e i vettori semiotici a partire dal mondo antico e tardo-antico, e le eventuali ricadute sul linguaggio e nei linguaggi moderni e contemporanei.
I lavori proposti saranno sottoposti a double-blind peer review da parte di referees anonimi scelti tra docenti universitari e/o esperti esterni.
* La Collana LARES riprende il topic del Progetto LARES, declinandolo ulteriormente.
** Tutte le pubblicazioni saranno in open access.
Direzione: Giuseppina Paola Viscardi (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna)
Comitato scientifico: Sergio Botta (La Sapienza Università di Roma), Jan N. Bremmer (University of Groningen), Claude Calame (École des Hautes Études en Sciences Sociales), Giorgio Camassa (Università degli Studi di Udine), Laura Carnevale (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”), Sabina Crippa (Università Ca’ Foscari Venezia), Cristiana Facchini (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Fabrizio Ferrari (Università degli Studi di Padova), Armin W. Geertz (Aarhus Universitet), Stella Georgoudi (École Pratique des Hautes Études), Tommaso Gnoli (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Miguel Herrero de Jáuregui (Universidad Complutense de Madrid), Ana Isabel Jiménez San Cristobal (Universidad Complutense de Madrid), Mika Ilmari Kajava (Helsingin Yliopisto – University of Helsinki), Camillo Neri (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Alessandro Saggioro (La Sapienza Università di Roma), Claudia Santi (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”), William Michael Short (University of Exeter), Natale Spineto (Università degli Studi di Torino), Chiara O. Tommasi (Università degli Studi di Pisa), Lech Trzcionkowski (Uniwersytet Jagiellonski w Krakowie – Jagiellonian University in Kraków)
Redazione: Giulio Leghissa (University of Toronto), Gaetano Spampinato (Université de Fribourg)