Campagne di scavo e documentazione

Basilica suburbana di San Gabriele

Il complesso ecclesiastico, situato ad est della città di Kos, comprende una chiesa con ambienti accessori e terme. Un primo rilievo venne eseguito nel 1936 da Hermes Balducci, mentre le indagini di scavo furono condotte da Luigi Morricone. Per cercare di ovviare ai problemi derivanti dalla risalita della falda freatica e ai frequenti allagamenti del sito, già all’epoca degli scavi e successivamente a più riprese ad opera della Soprintendenza competente, sono stati svolti lavori di drenaggio e di restauro dei pavimenti.
Il nuovo rilievo ha riguardato tutte le strutture presenti nell’area, esaminandone in dettaglio i rapporti stratigrafici, per una ricostruzione degli alzati e delle complesse fasi di vita del monumento. Oltre all’analisi dei materiali usati nei paramenti, è stato condotto uno studio della decorazione architettonica della chiesa e di quella pavimentale, a mosaico e a tarsie marmoree. Ulteriori ricerche hanno riguardato gli aspetti storico-epigrafici e di contestualizzazione topografica.
Il primo edificio cristiano era una cappella a tre absidi databile tra la metà del V e gli inizi del VI secolo: questo edificio venne ampliato dopo la metà del VI sec. nella forma di una basilica a tre navate divise da colonnati, con elementi di arredo liturgico in marmo di Proconneso, importati da Costantinopoli. Alla chiesa, separata dalle terme, venne aggiunta successivamente una serie di ambienti a sud, uno dei quali era un battistero quadrangolare con vasca cruciforme.
Nella seconda metà del VII secolo è attestata una breve frequentazione islamica, testimoniata da graffiti su due colonne della chiesa: si tratta di invocazioni ad Allah da parte di membri dell’élite militare araba durante la campagna di avvicinamento a Costantinopoli.
Un’ultima fase di trasformazione fece assumere alla parte centrale della chiesa una pianta a forma di croce: all’interno di una cappella fu sepolto, tra il IX e il X secolo, un personaggio certamente importante di nome Costantino.


Partecipanti al progetto: I. Baldini, M. Beghelli, P.Cassanelli, E. Chrysafi, G. Contò, S. Didioumi, M. Di Branco, M. Giurato, M.T. Guaitoli, E. Interdonato, M. Livadiotti, G. Marsili, G. Mazzilli, R. Netti, P. Traversa, G. Vallarino, M. Zanfini.
 
Bibliografia di riferimento: I. Baldini, M. Livadiotti (a cura di), Architettura protobizantina a Kos: la basilica di S. Gabriele, Bologna 2011.

Complesso episcopale delle terme occidentali

Nelle Terme Occidentali di età imperiale si insediò tra il V e il VI secolo un vasto complesso episcopale comprendente due basiliche, un battistero, un triclinio monumentale, corridoi pavimentati con mosaici e con lastre di marmo, terme per il clero, ambienti residenziali e di servizio. Le dimensioni e la decorazione dell’edificio mostrano anche in questo caso lo sviluppo del ruolo episcopale nella vita politica e sociale dell’isola. Il maggiore impegno monumentale sembra potere essere assegnato al VI secolo probabilmente dopo il terremoto della metà del 554 ricordato a tinte forti dallo scrittore bizantino Agazia, testimone oculare dell’evento. Sorprendentemente, nonostante l’intensità del fenomeno sismico, la città e l’isola continuano a prosperare e a rimanere al centro di una serie di relazioni che permettono anche un aggiornamento delle tipologie monumentali e decorative. Proprio all’interno dell’episcopio, ad esempio, sulla base dei documenti di archivio relativi agli scavi italiani del ‘900, è stato possibile identificare e ricostruire, all’interno del triclinio del vescovo, la tipica struttura per banchetti ufficiali (tavola semicircolare e stibadium per gli ospiti) che caratterizza le residenze di prestigio del Mediterraneo tra il V e il VI secolo.

Partecipanti al progetto: I. Baldini, P. Baronio, G. Bersellini, L. Boccardi, S. Casadei, V. Casali, S. Cosentino, S. Didioumi, F. Frasca, F. Giletti, M. Livadiotti, A. La Notte, S. Lo Ioco, G. Loiudice, M. Mastrolonardo, G. Marsili, G. Mazzilli, M.T. Nardulli, D. Nicolai, L. Orlandi, F. Pannuti, R. Patrignani, D. Pellacchia, G. Rocco, F. Veronesi, S.A. Zaccaro.


Bibliografia di riferimento: I. Baldini, M. Livadiotti, G. Marsili, G. Mazzilli, D. Pellacchia, Il quartiere episcopale nelle terme occidentali dI Kos: relazione preliminare, in Ocnus 20, 2012, pp. 253-270; I. Baldini, M. Livadiotti (a cura di), Archeologia protobizanina a Kos: la città e il complesso episcopale (BUP, Bologna, 2015).

Complesso di Santo Stefano a Kephalos

E' in corso un progetto di ricerca archeologica concernente complesso basilicale di Santo Stefano presso la baia di Kephalos, comprendente due basiliche, un battistero e annessi. Le attività sono finalizzate alla comprensioni delle fasi di sviluppo dell'insieme monumentale, nel contesto dell'insediatività tardoantica e protobizantina nell'isola. A questo scopo è stata svolta una schedatura dei tappeti musivi che attualmente costituiscono i pavimenti del Castello del Gran Maestro, a Rodi. I lacerti, frutto di scavi urbani a Kos degli archeologi C. Drago, L. Laurenzi e L. Morricone, erano stati asportati dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e collocati nel Castello, sede governativa italiana, tra il 1938 e il 1942. È stata inoltre impostata una prima recensione delle emergenze bizantine nel territorio di Kos. Si è dato avvio un laboratorio di ceramica bizantina, prendendo in esame il materiale emerso da scavi della Soprintendenza (laboratori ceramici di Mastichari e Kephalos). È stata iniziata la schedatura dei materiali architettonici bizantini del Kastro di Neratzia (Kos), dove dagli anni ’30 del secolo scorso sono stati raccolti tutti i materiali di questo tipo provenienti da indagini archeologiche nell’isola.

Missione 2013: I. Baldini, P. Baronio, G. Bersellini, V. Casali, S. Casadei, S. Cosentino, S. Didioumi, S. Donadei, G. De Santis, F. Fecoli, F. Frasca, F. Giannella, G. Marsili, S. Lo Ioco, G. Marsili, G. Mazzilli, L. Orlandi, F. Pannuti, D. Pellacchia, R. Schiaffino, F. Zoni.

Missione 2014: I. Baldini, P. Baronio, V. Casali, S. Cosentino, D. Daffara, S. Donadei, G. De Santis, S. Didioumi, F. Giannella, S. Lo Ioco, G. Marsili, L. Orlandi, D. Pellacchia, L. Rodante, R. Schiaffino.

Missione 2015: I. Baldini, P. Baronio, G. Bersellini, A. Broli, V. Casali, S. Cosentino, T. Demauro, S. Donadei, S. Didioumi, S. Lo Ioco, E. Karagianni, G. Marsili, L. Orlandi, D. Pellacchia, M. Verdini, E. Vitulano, M. Zambonelli.

Missione 2016: C. Arena, I. Baldini, P. Baronio, F. Bracci, V. Casali, S. Cosentino, G. De Santis, S. Donadei, V. Lugli, L. Orlandi, D. Pellacchia, I. Villafranca.

Missione 2017: I. Baldini,I. Bandinelli, V. Casali, F. Catellani, A. Cenerelli, S. Cosentino, S. Didioumi, S. Donadei, T. Giuliodoro, C. Lamanna, V. Lugli, G. Marsili, M.C. Oliva, L. Orlandi, F. Pirani

Missione 2018: I. Baldini, V. Casali, A. Cenerelli, S. Cosentino, L. De Lorenzo, S. Donadei, T. Giuliodoro, C. Lamanna, G. Marsili, L. Orlandi, M. Pizzi, G. Romano.

Missione 2019 (scrittura testi) : I. Baldini, V. Casali, S. Cosentino, S. Donadei, C. Lamanna, L. Orlandi.