Sovrani, Prìncipi e Poveri. Finanze pubbliche e futuro europeo

Relazione introduttiva al seminario interdisciplinare del 31 gennaio 2025, di Andrea MONDINI

Il titolo di questo incontro evoca evidentemente, e volutamente, la novella di Mark Twain. Ma la realtà di cui trattiamo non è così edificante: in essa nessun principe sperimenta la povertà per poter diventare un sovrano migliore, nessun povero può ambire a governare come prìncipe e a migliorare la propria posizione attraverso l’esercizio della sovranità.

Il trittico di figure indicate nel titolo rimanda a quelle che si possono ritenere una serie di urgenze e di questioni che, nel prossimo futuro, si imporranno alle finanze pubbliche europee, quindi all’intera Unione e ai suoi Stati membri. Proveremo a metterle a fuoco.

Se il tema della povertà richiama un grande problema di equità e di redistribuzione sociale, il tema della sovranità evoca la risoluzione di quella che, oggi, potremmo definire una crisi d’identità dell’UE, e che tocca da vicino il potere finanziario e fiscale, la sua organizzazione e i modi del suo esercizio.

 Vediamo allora più approfonditamente qual è il significato di queste tre figure o idealtipi e del loro accostamento.

I Poveri

I Sovrani

I Prìncipi